Il Nereto in data odierna ha presentato il nuovo tecnico Leonardo Bitetto che come noto ha preso il posto di Stefano Senigagliesi. Difficile in quattro partite giudicare l’operato del tecnico marchigiano, visto che si sapeva che almeno inizialmente il club vibratiano avrebbe fatto fatica, anche perché i giocatori di maggiore qualità sono arrivati di recente e probabilmente dovevano ancora ben ambientarsi. Fatto sta che il presidente Bartolini ha optato per Dino Bitetto, tecnico che conosce bene avendolo chiamato lo scorso anno per allenare il Giulianova. Un tecnico navigato che fatta qualche eccezione (vedasi L’Aquila), ha sempre portato risultati importanti spesso grazie alla valorizzazione dei giovani come accaduto lo scorso anno con Paudice (ora in C) e Barlafante (capocannoniere del Girone F di Serie D). A tal proposito verrebbe da porsi una domanda lecita ossia: visto il buon operato di Bitetto nella passata stagione col Giulianova, perché non poteva essere direttamente confermato in questa per allenare il nuovo Nereto? Ma aldilà di questo forse per il nuovo trainer dei rossoblu, l’impresa potrebbe essere più difficile rispetto a quella dell’anno scorso considerando che quest’anno le retrocessioni (salvo clamorosi colpi di scena) saranno 4 e non 2.
Per il trainer pugliese l’inizio non sarà dei migliori perchè il Nereto ospiterà in casa la Sambenedettese, che dopo quattro sconfitte consecutive non può più permettersi altre magre figure. In realtà Bitetto si è ritrovato in una situazione molto simile anche l’anno passato quando dopo aver sostituito Del Grosso si ritrovò ad affrontare la capolista Campobasso che tra l’altro si trovava in uno stato di forma migliore rispetto a quello della Samb. Per la cronaca finì 0-0. Il Nereto ha comunque una spina dorsale importante composta da Salvatori, De Falco e Ciganda e come ha dichiarato Bitetto, la squadra deve essere amalgamata. Le sue parole:
“Entrare in corsa è sempre un po' difficoltoso, l'anno scorso l'ho fatto e devo dire che abbiamo ottenuto un ottimo risultato ed è lo stesso risultato del quale cercheremo di poter usufruire. Quello della salvezza e di uscire dalla parte bassa della classifica deve essere una nostra priorità. C'è tutto il tempo davanti per cui credo che con estrema fiducia si possa raggiungere. Questa è una squadra che va amalgamata e che soprattutto veda come principale obiettivo di fare bene e di salvarci e di poter arrivare con più uomini e più velocemente possibile davanti alla porta avversaria. Cercherò di dare sin da subito una mia idea di calcio; un calcio più in verticale che di manovra e di possesso”.
Pierluigi Trombetta