Pineto, senti Giammarino: "Questa è una società top! Obiettivi?Vogliamo fare bene in tutte le competizioni"

La sua competenza va di pari passo con l'umiltà; i modi cortesi e leali hanno fatto si che lasciasse, in positivo, la propria impronta nelle società in cui è stato chiamato. Parliamo di Roberto Giammarino, D.G. del Pineto, compagine tra le più accreditate alla vittoria del campionato di Eccellenza abruzzese. Il nome Giammarino è legato a doppia mandata a quello del Pineto Calcio: infatti, prima di diventarne un dirigente, l'attuale D.G., è stato per 11 stagioni capitano e bandiera della società biancazzurra.

In tanti anni di calcio, i buoni risultati ottenuti sul campo hanno fatto da prologo a quelli da dirigente. Appese le scarpe al chiodo, Giammarino, per oltre un decennio, ha contribuito alla crescita dei tanti giovani messi in vetrina da un'altra gloriosa società del calcio abruzzese come la Renato Curi Angolana.

Tornando al presente, alla vigilia del 13^turno di campionato, abbiamo avvicinato ai nostri microfoni il dirigente adriatico che ha raccontato la sua seconda esperienza con la realtà Pineto Calcio, prima di soffermarsi sull'attuale situazione della squadra, alla vigilia di un trittico che potrebbe determinare il resto della stagione.

"Ho avuto la fortuna di essere stato chiamato da una società gloriosa ed importante come il Pineto Calcio; il secondo impatto con questa realtà è stato assolutamente positivo, ritrovando lo stesso fantastico ambiente che lasciai da calciatore. Il Pineto, a mio avviso, può essere ritenuto la Juventus dell'Eccellenza. Tengo poi a sottolineare la competenza e soprattutto la caratura umana dei dirigenti (gli stessi di allora) che ne fanno parte: dal Presidente Silvio Brocco, un vero trascinatore ma soprattutto un uomo dotato di una grande dose di umanità; per tutti noi è fondamentale. Non vanno poi dimenticati il co-Presidente Renato Brocco, grande appassionato e persona vera, il Presidente onorario Renzo Rastelli, persona sincera e leale ed i dirigenti Gerardo Di Luca e Arturo Scrivani, che formano l'anima di questa società. Parlando dei dirigenti, poi, non si può non nominare Don Peppe Arancio, dirigente di lungo corso ed anche il più longevo. Una vera istituzione del calcio pinetese".

Passando alle questioni di campo, Giammarino, analizza il cammino dei biancazzurri sino ad oggi:"Siamo partiti con i favori del pronostico ed in queste situazioni l'esperienza mi insegna che non è mai facile tenere fede alle attese. Inoltre a complicare più del previsto i nostri piani sono stati i tanti infortuni che hanno attanagliato quei calciatori non facilmente sostituibili: su tutti Stacchiotti, fuori un mese e mezzo, la punta Mario Orta, Maloku ed il giovane Di Donato, senza tralasciare il portiere Cattenari. Adesso, però, la rosa sta recuperando i pezzi del proprio puzzle e dopo Stacchiotti (in campo Domenica scorsa) anche Orta è tornato in gruppo. Sappiamo di avere calciatori in grado di fare la differenza e la società, proprio da loro, si aspetta quel qualcosa in più. Con ciò non intendo dire che non siamo soddisfatti, ma soltanto che si può fare di più".

Sugli obiettivi stagionali:"Vogliamo fare bene in tutte le competizioni; in campionato, tolte le gare con Val Di Sangro ed Alba Adritica, dove ci abbiamo messo del nostro, il cammino è in linea con gli obiettivi di inizio stagione. Adesso ci attendono le sfide con Celano e Martinsicuro senza dimenticare la doppia sfida con l'Angolana nella Semifinale di Coppa Italia, competizione alla quale teniamo moltissimo. Un traguardo non meno importante è legato alla costruzione di un vivaio di livello; a riguardo, la figura di uomo di calcio come Franco Oddo a capo del nostro Settore Giovanile ne è un esempio. La società in questi giorni lavora anche al potenziamento delle strutture in modo da consentire ai nostri giovani di poter lavorare in un ambiente tutto loro".