Il neo presidente Antonio Papponetti, da poco eletto allo scranno più alto del sodalizio giallorosso, espone fin dalle prime battute in maniera chiara e precisa le iniziatiche che caratterizzeranno il suo mandato. “L’Amiternina deve essere un valore aggiunto del territorio ma il tessuto sociale di Scoppito e dell’hinterland deve sostenere economicamente i suoi ambasciatori” ma non finisce qui il programma di Papponetti. Aprendo i libri contabili e lanciandosi in una operazione di trasparenza e di chiarezza contabile, che mai prima di lui nessuna aveva fatto, continua: “Tutti devono sapere che una stagione sportiva ci costa circa trecentomila euro. Ovviamente una buona metà viene assorbita dalla prima squadra, mentre l’altra serve per coprire le esigenze del settore giovani e scolastico. Quest’ultimo si quasi autofinanzia mentre il resto dobbiamo trovarlo noi. Sono stato da poco eletto ma sono evidente alcune criticità che cercheremo di risolvere: il Comune di Scoppito, al contrario di altri Enti che sostengono altre squadre di Serie D, ci supporta con meno di quindicimila euro. E’ molto poco. Non va bene; abbiamo sempre chiesto al Comune di provvedere alla copertura della tribuna ma a tutt’oggi rimaniamo un campo disagiato (ndr L’impianto di gioco di Scoppito è di proprietà del Comune di Scoppito e l’Ente locale, tramite una convenzione, ha affidato la gestione dei campi, della struttura e del bar all’Amiternina.); gli operatori economici del territorio, a parte qualcuno, non ci sostengono adeguatamente nella raccolta pubblicitaria.”
Presidente avete un campo ultra moderno, realizzato con fondi pubblici ed in parte con donazioni private post terremoto, non le sembra che potreste fare da voi anche con la raccolta degli affitti dei campi?
“Noi paghiamo un affitto per la gestione della struttura, ci accolliamo tutte le spese vive e di manutenzione del campo. Per nuove strutture da costruire, dobbiamo seguire le regole della Pubblica Amministrazione, ci deve pensare il Comune.”
Nelle scorse stagioni il vice presidente Pasquale Specchioli era il dirigente che garantiva i rimborsi ai giocatori sarà lo stesso anche quant’anno?
“Sono dell’avviso che tutti debbano essere maggiormente responsabilizzati e che si debba essere dirigente a tutto tondo. A Scoppito occorre una maggiore partecipazione e presenza quotidiana sul campo. La società deve essere profondamente riorganizzata: Specchioli rimane il nostro vice presidente ed essendo un persona di parola rispetterà gli impegni assunti ad inizio stagione.Da oggi siamo tutti responsabili della raccolta dei fondi. Se non raggranelleremo la cifra fissata saremo noi dirigenti a risponderne davanti ai giocatorie e ai fornitori.“
E’ sotto gli occhi di tutti che c’è stata una frattura tra Lei e Specchioli, perché?
“Sono dell’avviso che occorre maggiore partecipazione e consapevolezza da parte di tutti di quelli che sono gli oneri e gli onori nel gestire una società. Non si può solo portare un certo capitale e basta. Ho massima stima di Specchioli, che resta il nostro vicepresidente, e sono sicuro che appena avrà risolto i suoi impegni personali lo rivedremo presto a Scoppito.”