Da 4 anni è uno dei punti fermi della Torrese, sia in campo che fuori. La sua umiltà va di pari passo con la bravura. Parliamo di Iacopo Capretta, centrocampista, del team giallorosso. Nell'ultima stagione è stato tra i migliori per rendimento di tutto il campionato di Eccellenza tanto da attirare le attenzioni di alcune società, anche di categoria superiore, ma, per ragioni di cuore, ha scelto di sposare ancora la Torrese.
"Non vedo il motivo per il quale avrei dovuto lasciare una società che, negli ultimi anni, ha fatto sempre bene. Sono bastati 10 minuti di colloquio con il neo mister Calabrese e con il D.S. Maiorani per convincermi a restare. La Torrese, oltre ad essere una società molto seria e attenta ai propri calciatori, è soprattutto una grande famiglia. Inoltre, grazie allo stesso Maiorani che nella scorsa stagione mi ha spostato davanti la difesa, il mio rendimento è cresciuto. Qui ci sono tutti gli ingredienti per poter lavorare bene".
Con una punta di orgoglio, Capretta, tiene a rispondere a tutte quelle voci che prevedono per la sua Torrese una stagione tutta in salita:"Quest'anno sono e siamo più motivati a fare bene. Cercheremo, con i miei compagni, di migliorare il risultato della scorsa stagione".
Nel calcio di oggi fatto, quasi sempre, più di interessi personali che di cuore, la scelta di Capretta può essere da esempio, soprattutto per i giovani.