Il derby è il derby e su questo non ci piove. Capitignano-Cesaproba di domani è la gara di richiamo di tutta l'Alta Vale dell'Aterno. Una sfida che va oltre i tre punti, una sfida che sa di orgoglio e campanile. All'andata finì 3-0 per il Cesaproba con Laurenzi mattatore, per i tanti volti nuovi del Capitignano fù l'occasione per respirare ancor più da vicino il profumo di una partita simbolo di un territorio genuino e bellissimo. Sensazioni uniche, che alimentano i pensieri e le speranze di chi si prepara a battagliare per i propri colori, perchè i tre punti aldilà della classifica e del resto della stagione valgono doppio, anzi no triplo, facciamo così, quadruplo. Immaginate cosa frulla per la testa a chi è cresciuto con una maglia, e domani indosserà quella dell'avversario. E' il caso di Daniele Fulvimari, capitano e bandiera per tanti anni del Capitignano. Classico numero dieci dai piedi buoni, da sempre con la maglia biancoviola, un passato in Promozione ed Eccellenza con L’Aquila e Montereale. Lui che è nativo di Capitignano, che vive a Capitignano e cha ha intenzione di metter su famiglia a Capitignano, nella supersfida scenderà in campo con tra le file dei biancorossi del Cesaproba agli ordini di Mister Feliciani. " E' sicuramente una gara molto sentita - afferma ai nostri microfoni - ci sarà il pubblico delle grandi occasioni perchè coinvolge tutto il territorio. Circa lo stato d'animo il giocatore non tradisce emozioni Personalmente sono tranquillo, qualche anno fa probabilmente avrei vissuto l'attesa con maggiore ansia - continua - la maturità che ho oggi a 30 anni, mi permette di considerarla solo ed esclusivamente una partita di calcio. Ho un ginocchio dolorante e sono ancora in forse, solo all'ultimo valuterò con il Mister se scendere o meno in campo. Il pensiero corre al primo derby con la nuova maglia: Il calcio è strano, dopo essere rimasto senza squadra - conclude - ho accettato volentieri la proposta del Cesaproba, dove sono stato bene accolto e ho ritrovato tanti amici. Cosa mi impressiona di più? Domani per la prima volta varcherò la soglia dello spogliatoio ospiti del Campo di Capitignano, non mi era mai capitato".