L'Aquila-Teramo si avvicina. A due giorni dal fischio d'inizio di uno dei derby del Gran Sasso più attesi della storia, nelle due città è grandissimo fermento. Il Teramo, con i suoi 47 punti ed il primo posto in classifica, inizia seriamente a credere al sogno della B. L'Aquila è di fronte ad un vero e proprio bivio. Una vittoria permetterebbe di tenere ancora accesa la luce della speranza. Una sconfitta, con molta probabilità, decreterebbe invece la fine delle aspirazioni di vetta.
Atuttocalcio ha raccolto le impressioni sul match di Jacopo Forcella, giornalista atriano esperto di calcio abruzzese e grande conoscitore dell'ambiente teramano che i più ricorderanno alla conduzione di programmi sportivi dell'emittente Tv6.
La prima riflessione è per la questione settore ospiti del Fattori. “Al momento si attende ancora l'ufficilaità della riattivazione della prevendita da parte degli organi preposti, anche se la trasferta è stata definita libera dal CASMS. La situazione stava diventando paradossale. Dopo che il gos aveva già autorizzato la trasferta, non si è capito bene per quale motivo fosse stata bloccata. Se togliamo il calore dei tifosi da queste partite rischiamo di vedere uno spettacolo minore. La gara con i tifosi diventa ancora più bella.”
E' grande l'orgoglio nel vedere due realtà importanti del calcio abruzzese battagliare per la B, a dispetto di quello che si sarebbe potuto pensare in estate. “L'Aquila e Teramo si stanno giocando un salto di categoria mai riuscito nella loro storia. Di questo bisogna dare merito alle squadre ed ai loro allenatori. Qualche anno fa si diceva che il calcio abruzzese era di grandissimo livello. Ed avevamo 7 squadre in Serie C. Oggi ne abbiamo 2 in B e 2 in Lega Pro, che per giunta si stanno giocando la promozione. Che crescita!”
Le due squadre sono completamente diverse nel loro DNA. “ L'Aquila ha grandissimi nomi ed è abituata al grande appuntamento, gara contro Ascoli docet. Il teramo si è abituata a non lasciare punti per strada contro le piccole, e questo in un campionato può fare la differenza. E' una squadra vorace che quando gioca contro undici meno blasonati riesce ad avere quella fame che invece a L'Aquila è mancata. I rossoblu hanno però un vantaggio. Con una vittoria nel derby avrebbero poi nei recuperi due ulteriori chance rispetto alle altre per aumentare i punti in classifica.”
A partire favorito, anche alla luce del primo posto occupato in graduatoria, è però il Teramo. “Come all'andata, i biancorossi sono leggermente avanti, ma se L'Aquila gioca come sa fare allora sarà davvero dura. Fare un pronostico è impossibile. Si affrontano due squadre che tireranno fuori il meglio l'una dall'altra. Per L'Aquila non c'è miglior cosa che affrontare una squadra in forma. Quando è così, ha dimostrato di saper sovvertire ogni pronostico. Il Teramo ha però un impianto di gioco talmente consolidato che in questo momento appare davvero la più difficile da affrontare, molto più di Ascoli, Pisa e Reggiana.”
Difficile pensare che Vivarini possa andare a modificare gli equilibri tattici di un undici che in campo appare spietato. “Il mister confermerà il modulo che lo ha portato a fare 15 risultati utili consecutivi, questo è scontato. La formazione non sarà una sorpresa. Scipioni tornerà titolare al posto di Brugaletta. Cenciarelli, Amadio e Di Matteo a centrocampo e Donnarumma e Lapadula davanti. Occhio a considerare il 3-5-2 di Vivarini come un esperimento. Già ad inizio campionato, nel finale di alcune gare, aveva schierato la squadra così.”
Infine un consiglio per entrambe. “Il Teramo, dei rossoblu, deve temere le individualità e la grande spinta di un pubblico che in queste occasioni sa fare la differenza. L'Aquila deve invece temere la grande organizzazione di gioco del diavolo. Se dicessi solo Donnarumma e Lapadula sarei troppo scontato.”
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