Ieri a Firenze infuocata assemblea di Lega per l'elezione del nuovo consigliere federale. A scontrarsi le due fazioni pro e contro Macalli. La mozione per la sospensione dell'assemblea, prposta dai “dissidenti” è stata respinta per un solo voto. 27 società hanno abbandonato l'aula lasciando il gruppo di Lotito in aula a votarsi il proprio candidato. Il voto a favore della mozione espresso dell'Ascoli, affiliato da meno di un anno dopo il fallimento, non è stato accettato. Avrebbe sancito la parità assoluta. In questa battaglia l'Abruzzo è diviso. Mentre L'Aquila è da sempre schierata a favore di un cambio di governance, dichiarando il proprio supporto a Gabriele Gravina, il Teramo, dopo un iniziale periodo di scontro, è rientrato nei ranghi, votando contro i dissidenti. Delle prime cinque del girone B, solo i rossoblu ed i Picchi marchigiani si sono schierati contro l'attuale presidente.