Che in questo momento della stagione dell'Aquila qualcosa non stia andando per il verso giusto se ne sono accorti praticamente tutti. La società, il mister, i giocatori, la piazza. Insomma l'ambiente rossoblu sta vivendo un periodo di appannamento figlio di nuemrose variabili difficili da analizzare e comprendere tutte insieme.
Il 2015 si è aperto con 2 pareggi, Ancona in casa e Gubbio in trasferta, nei quali la squadra non ha mai realmente dato l'impressione di avere la determinazione e la convinzione di andarsi a prendere i 3 punti, sia dal punto di vista fisico, ma soprattutto da quello mentale. Squadra un po' molle che fatica ad impostare le proprie trame di gioco, che nei momenti di difficoltà di una gara non riesce a tirare fuori quel cuore e quella grinta nescessari per alzare la testa, e il baricentro, per dare una sferzata all'inerzia del match. Che pecca nei movimenti senza palla e fatica a trovare gli spazi per pungere gli avversari. Un po' il contrario di quello che si era visto nelle prime uscite dopo l'arrivo di Zavettieri, quando i rossoblu riuscivano ad imporre la propria idea di calcio raccogliendo scroscianti applausi dai tifosi, oltre che punti importanti che hanno permesso la scalata verso le posizioni di classifica che contano.
Per carità, il calcio è pieno di momenti del genere, ci mancherebbe. Sarebbe assurdo, e anche un po' ingenuo, pensare di poter vivere una stagione sempre a mille, senza cali, senza distrazioni. Ogni tanto anche i più forti hanno necessità di rifiatare. L'importante è non perdere mai la testa e la convinzione nei propri mezzi. Perchè questo gruppo ha dimostrato che quando decide di fare sul serio non ce n'è per nessuno. L'unica via per ritrovare grinta, cattiveria agonistica, gol, punti e tornare a respirare la speranza di un sogno che si chiama vetta, è la cultura del lavoro. Giorno dopo giorno, settimana dopo settimana. E in questo, i supporters della Valorosa possono stare tranquilli, il condottiero calabrese è un vero maestro.
Il destino regala ora la giusta chance per recuperare in un sol colpo tutto il terreno, ed un po' di entusiasmo, perduti. Giunge “a cecio” in fatti il match del Fattori di sabato prossimo contro la capolista Ascoli. La possibilità di iniziare un nuovo campionato è dietro l'angolo. Se L'Aquila riuscirà ad avere la meglio dei picchi marchigiani, allora si che potrà dirsi pronta a lanciare l'assalto al salto di categoria. Del resto il mister, nella conferenza stampa pre Gubbio, aveva detto che questo è il mese dove ci si gioca tutto. Come dargli torto.
Quello che ci si augura è che la città risponda presente. Che il Fattori possa finalmente essere l'uomo in più con le sue voci, i suoi cori ed i suoi colori. Per far sentire alla squadra il calore ed il supporto necessari a tirare fuori il cuore. L'occasione è di quelle importanti, che poche volte capitano nella storia di una stagione. Perchè lasciarsela sfuggire?