I toni con i quali verrà commentata la partita giocata ieri tra il Controguerra ed il Cerchio, avranno un carattere decisamente diverso per un orribile gesto avvenuto durante la partita.
Una catastrofica disgrazia che ha causato centinaia di vittime, arrecato tanti danni, immagini che hanno fatto il giro del mondo riportando la vivida devastazione causata dalla forza della natura.Tante le campagne di sensibilizzazione da parte dei campioni del calcio affinchè non si udissero più offese del genere negli stadi.
Siamo nel campionato di Promozione girone A si affrontano l'Asd Polisportiva Controguerra e l'Asd Cerchio nella gara che vale la quattordicesima giornata di campionato. Siamo sul 2-0 a favore dei locali, quando mancano ormai 5' alla fine della partita che si è leggermente surriscaldata; ad un certo punto un giocatore della Polistortiva Controguerra "urla" in faccia al capitano del Cerchio Sandro D'Agostino "Terremotato di merda". D'Agostino, sentendosi profondamente offeso, da una spinta al suo avversario.
L'arbitro che era a pochi passi manda entrambi i giocatori sotto la doccia.Un incontro che definirei dal punto di vista sportivo poco rilevante visto che l'offesa è diventata essa stessa protagonista del campo.Una competizione giocata da squadre abruzzesi, giocatori che hanno vissuto in prima persona la ferocia della natura, nonostante il ricordo di quel 6 Aprile sia ancora davanti gli occhi di tutti, scioccamente oggi ci si è insultati portando in causa una situazione che accumunava i giocatori di entrambe le squadre, ovvero l'appartenenza ad un territorio che non ha potuto sottrarsi alla forza naturale e presenta tutt'oggi comuni ancora terremotati. Questa è ignoranza il calcio è un'altra cosa.
Federico Cipriani