Tanto rumore per nulla. A smentire le numerose voci circolate in settimana sulla Civitanovese è lo stesso Presidente, il Dott. Luciano Patitucci, che quest’oggi nella sala conferenze della nuova sede di via Martiri di Belfiore, è personalmente intervenuto per rassicurare ambiente e squadra circa la positività delle sue intenzioni.
«E’ la mia prima esperienza nel mondo del calcio, nonostante i tanti anni di lavoro anche in ambito internazionale con le mie aziende in campi professionali diversi, lo ripeto sin dalla prima ora: capisco quindi che gli sfottò ed i commenti ironici o simpatici possano anche starci, ma quando si va sul pesante la situazione diventa spiacevole. Ne ho sentite davvero tante di “storielle” sulla Civitanovese, specie negli ultimi giorni, dando loro una duplice spiegazione. Si attacca a spron battuto, e a prescindere, solo chi si teme, è la prima che mi sono dato. Dall’altra parte, però, mi rendo conto che tutto questo “chiacchiericcio”, come è stato anche detto negli ultimi giorni in conferenza stampa da un nostro calciatore, sia fortemente fuorviante e destabilizzante, per i giocatori e per la dirigenza tutta. Entrambe queste componenti, infatti, dal campo e da dietro la scrivania, stanno da qualche mese ottemperando i loro impegni con totale abnegazione e massima dedizione alla causa: capisco che ci sia bisogno di tempo per ricostruire quella fiducia e quella credibilità che nel corso degli ultimi anni sono state messe in discussione, ma siamo qui da relativamente poco, ce la stiamo mettendo davvero tutta in ogni ambito e, soprattutto, vogliamo sinceramente il bene di questa Società».
«Il bicchiere deve essere visto mezzo pieno, e non sempre e solo mezzo vuoto come fa comodo – ha ribadito il Presidente – inoltre, stiamo affrontando tutti insieme un periodo di crescita. Qualche ritardo, qualche errore possono essere inseriti nel conto: non sbaglia chi non fa è sempre il mio motto. Ci tengo dunque personalmente a cercare di trasmettere a tutti, città, tifosi e calciatori la mia personale tranquillità: questa Civitanovese impegna in modo inimmaginabile agenda, cuore e testa, ma il progetto è serio, e poggia su una base più che solida. Non è intenzione di nessuno nascondersi, come non gradisco il costume di lavare i cosiddetti panni sporchi fuori da casa: la Società che ho in mente è un mix tra un’azienda in cui si lavora con professionalità e serietà ed una famiglia, nella quale, lungi dal dubitare di chi è più vicino, si collabora con lena ed entusiasmo per il bene comune».
Dalle esperienze negative si può perciò uscire rafforzati, secondo il Presidente, che prosegue e così conclude il suo intervento: «Bisogna dunque avere fiducia e pazienza, poi saranno i risultati a giudicare il nostro operato, a tempo debito. L’importante è lasciare alle tante e inopportune voci che si fanno per il gusto di farle o per invidia il peso che hanno, catalogandole come senza sostanza. La stima si guadagna con i fatti, che sono quello che stiamo cercando di fare, anche se in troppi cercano invece di fare di ogni pallina di neve una potenziale valanga. Le critiche possono essere accolte e starci, ma solo se costruttive, e non autoalimentate dal nulla: ci tengo dunque a rassicurare personalmente un po’ tutti sulle troppe illazioni che sono state fatte per screditare questa Società, che con tanto profitto si sta impegnando. Così come ci tengo anche molto a lanciare un messaggio distensivo alla Presidente Tardella, che non ho ancora avuto il piacere di conoscere personalmente e che ci terrei a incontrare. Civitanovese e Maceratese magari si giocheranno fino alla fine questo campionato, così come sono oggi divise in classifica da pochissimi punti: da parte mia, al di là della dovuta e sana rivalità sportiva che c’è e ci deve essere, la massima ammirazione va a chi in prima persona tanto investe e si prodiga per il bene della propria Società che non arriva a certi traguardi per caso, necessitando invece un impegno costante e perciò il massimo rispetto».