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Eccellenza. L'Acqua&Sapone scende in campo per Iaia

Insieme a  Marco Verratti, Massimo Oddo, i tifosi biancazzurri, il Pescara Calcio e tanti altri anche l’Acqua&Sapone Montesilvano scenderà in campo per ‘Il sogno di Iaia’. Nel derby di domenica contro l’ RC Angolana saranno allestiti banchetti all’ingresso del ‘Galileo Speziale’ e parte dell’incasso aiuterà Iaia a ‘colorare l’orsetto’, ovvero a raggiungere gli 800.000€ necessari per sostenere le cure al Memorial Sloan-Kattering Cancer Center di New York. In questa clinica d’oltreoceano i ricercatori stanno lavorando sull’immunoterapia, stanno cioè cercando di stimolare il sistema immunitario a difendersi e sconfiggere questa malattia. Finora sono stati raccolti all’incirca 170.000€, ne mancano ancora tanti per raggiungere il traguardo di questa maratona di beneficenza. Noi nel nostro piccolo correremo con Iaia, e tu?
 
Per chi non lo sapesse, Iaia è una bella bimba di sei anni. Due anni fa, in un’estate che sembrava uguale a tante altre, le viene diagnosticata una malattia terribile. Si chiama neuroblastoma, un tumore raro che da poche possibilità di sopravvivenza. Iaia è stata curata in Italia e ha combattuto con le unghie e i denti, come una principessa coraggiosa. Non ha alcuna voglia di mollare, lei come i suoi genitori e i tanti parenti e amici che hanno mostrato da subito il loro affetto. Una solidarietà straordinaria che ha permesso a Iaia, nonostante tutto, di mantenere quel disincanto che solo la fanciullezza sa dare. Le caratteristiche genetiche della malattia che ha colpito la piccola sono particolarmente aggressive e danno ampio spazio a fenomeni di recidiva che, purtroppo, si sono presentati nell’estate di quest’anno. Iaia ha ancora bisogno di aiuto perché ora ha una sola possibilità per continuare la propria battaglia contro un mostro al quale non possiamo e non vogliamo darla vinta. La piccola Iaia in Italia non avrebbe alcuna chance, ma negli Stati Uniti sì. Deve insomma affidarsi al team di medici del Memorial Sloan-Kattering Cancer Center di New York, i cui ricercatori stanno lavorando sull’immunoterapia, stanno cioè cercando di stimolare il sistema immunitario a difendersi e a sconfiggere questa malattia. Lì Iaia sarebbe sottoposta a cure immunoterapiche diverse da quelle già ricevute in Italia. Ma per affrontare le cure oltreoceano servono soldi. I genitori ed i parenti hanno fatto la loro parte ma non basta. Serve che ognuno di voi si “rimbocchi il cuore” e faccia un’offerta, anche piccola. A chi? Ad una Onlus che è stata fondata proprio per questo scopo e che ha nel titolo il suo programma: “il sogno di Iaia”.
 
Francesco Paolo Salviani