Volto sorridente, ragazzo "pulito" e riservato. Si chiama Giuseppe Soria e di professione fa il bomber. In carriera il suo curriculum aggiornato parla di 254 goal; numeri da vero cecchino. Da qualche anno, però, il calciatore vastese non si accontenta più di segnare solo"sull'erba". Dal buon intuito di qualche addetto ai lavori Soria si è reinventato bomber sulla sabbia. Una squdra, la Happy car Sambenedettese, gli ha dato fiducia e con il suo linguaggio, quello delle reti, Soria ha contribuito in maniera, spesso determinante, a ripagare la fiducia dei marchigiani. Nel giro di un anno con la casacca della happy car sono arrivate la Coppa Italia e, appena tre giorni fa, la Supercoppa Italiana contro il Milano Campione d'Italia in carica. Le ottime prestazioni sono valse al bomber di Vasto anche la maglia della Nazionale Italiana, nella quale é diventato uno dei punti fermi, tra i veri giganti del panorama calcistico mondiale.
"Sono molto contento di aver alzato al cielo un altro trofeo, in aggiunta, contro i campioni d'Italia in carica. Siamo una cenerentola che si sta facendo strada tra le grandi. La nostra squadra esiste solo da 5 anni". Per Soria le soddisfazioni non sono ancora finite e con i marchigiani proverà a conquistare il titolo nazionale.
"Oggi ci aspetta la semifinale contro l'Anxur Trenza, dopo aver battuto ai quarti la favorita Catania. Ce la metteremo tutta, sarà una gara difficile".
Qualcuno, al di fuori dei confini nazionali, lo ha visto giocare ed ha esclamato:"Chapeau monsieur Sorìa".