"Sono molto soddisfatto di ciò che ho fatto; ho avuto la fortuna di raccontare le più belle pagine del calcio regionale. Il mio trend, anche nella vita di tutti i giorni, si basa sul rispetto per il prossimo, la professionalità e soprattutto l'umiltà". Con queste, delicate e sentite parole, davanti ai nostri microfoni, inizia il racconto di una carriera lunga 21 anni da parte di Tiziano Lauducci, giornalista ed opinionista televisivo tra i più conosciuti nel panorama calcistico abruzzese, e non.
"La mia carriera da giornalista è iniziata nel 1993 con il quotidiano "Il Centro". La passione mi ha portato prima a fare l'inviato sui campi di tutto l'Abruzzo e, in seguito, nei salotti televisivi". Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, a cominciare dal sottoscritto che scrive, ne ha da subito apprezzato le grandi qualità umane che, unite alla competenza, hanno fatto di Lauducci un' icona del calcio abruzzese. Per 15 anni ininterrotti l'esperto giornalista ha seguito il campionato di eccellenza. In molti lo ricorderanno nella trasmissione del lunedì "E'goal", condotta sei anni da Antonio Calabrese e, gli ultimi 3, in compagnia di Sergio Mancini, oppure, come accade da due anni a questa parte, la domenica sera negli studi di Abruzzo Gol, dove, insieme all'amico Tiziano Coccia, delizia con le sue chicche gli sportivi abruzzesi. Non solo tv, ma anche tanta radio per Lauducci, apprezzato inviato nonché presentatore di eventi sportivi e commentatore di più categorie calcistiche, Serie D, Eccellenza e Promozione.
"Nella professione, mi è stato di grande aiuto l'aver tirato 4 calci ad un pallone; da calciatore ho calcato i campi di Prima Categoria a cavallo tra gli anni '80 e '90. Ciò mi ha permesso di capire, prima di altri, i movimenti e tutte le dinamiche legate al mondo del calcio".
-Lauducci, in 21 anni di attività professionale, qual'é stato il personaggio o i personaggi che più di altri l'hanno colpita?
"Il periodo che più ricordo con piacere é quello che va dagli anni '90 sino alla metà, grossomodo, degli anni 2000. Era un'epoca fatta di stadi pieni, grandi squadre e, soprattutto, grandi Presidenti, in primis per le qualità morali e umane. Ricordo con piacere i vari Fabio Piccone, purtroppo venuto a mancare, ed Emilio Capaldi, entrambi del Celano; Gino Iachini storico Presidente della Rosetana, Panei dell'Avezzano, Iulianella dell'allora Pescina, Elio Gizzi a L'Aquila. Lo storico segretario Remo Ruscitti, Roberto Pantaleo, Marini del Montorio, i fratelli D'Alessandro del Notaresco. Altri grandi ricordi sono legati all'era Talvacchia a Sant'Egidio, Prosperi all'Angolana, Ferdinado Perletta, ex Cologna Paese, Di Pangrazio del Mosciano, Sivio e Renato Brocco a Pineto, Sergio Di Leonardo a Pianella, Franco Capuzzi di Casoli, Gedeone Primavera a Guardiagrele, Ricca del Francavilla, Francesco Peschetola a Cupello, Bruno Passeri del Lauretum, Almonti Pasquale del Penne, Mimmo Crisci nell'allora Pro Vasto. Inoltre, Pasquarelli Giancarlo ex Presidente del San Salvo, Amerigo Pellegrini della Val Di Sangro; Giacomo Del Matto ad Atessa, insieme a Nicola Vitelli, Andrea Zappacosta del Casalincontrada, Dino Lanutti della Spal Lanciano e Chiavaroli del Montesilvano. Tutti loro hanno fatto vedere del bel calcio, dando lustro alla Regione, grazie anche alla bravura di calciatori e tecnici. A loro va il merito di aver segnato la mia vita professionale; oggi voglio ringraziarli per la disponibilità e la cordialità mostrata nei miei confronti. Una lode, comunque, va anche a quei Presidenti che negli ultimi anni, nonostante la crisi economica e sociale che attanaglia non solo l'Abruzzo ma la nazione intera, con enormi sacrifici e passione, portano avanti lo spettacolo del calcio in Regione".
-Da esperto di calcio quale è, chi é stato, a suo avviso, il calciatore più forte che ha visto?
"Di calciatori ne ho apprezzati tanti, in più ruoli. Ma cito coloro che più degli altri sanno regalare emozioni. I bomber. Mi vengono in mente Maggiore dell'Avezzano, Nico Fidanza, Piero Di Pietro, Luca Pilone, Di Serafino, Di Giustino, Federico Bonomo, Marcello Di Giuseppe, oggi ds del Teramo, Edy Farias, Gabriele Pretara, Gianluca Di Biagio, Fabio Nepa, Giampiero Lalli, Beppe Soria e Davide Antignani. Senza dimenticare Ettore Giannico, detto il fantasma, e tanti altri. Chiedo venia se ho dimenticato qualcuno e non me ne vogliano coloro che ho appena citato ma il mio preferito è tutta la vita Danilo Aureli, attaccante completo nonché grande professionista, fuori e dentro dal campo".
-Dal campo alla panchina; Lauducci ci dica chi é stato il tecnico che a suo parere ha, o ha avuto, qualcosa in più degli altri.
"Colui che mi ha fatto vedere qualcosa di diverso, soprattutto sotto l'aspetto tattico e del gioco, é stato Bixio Liberale. Durante una partita, nella sua permanenza a Pianella, fece 3 sostituzioni nei primi 20'di gioco. A fine gara con estrema sincerità mi disse:"Caro Tiziano mi sono accorto di aver sbagliato la formazione". Croce e delizia. Così era Liberale".
-Tornando al presente, chi vincerà il prossimo campionato di Eccellenza?
Le squadre si stanno attrezzando quasi tutte. Sarà un campionato equilibrato. Per la vittoria finale metto l'Avezzano dinanzi a tutte le altre; a seguire Miglianico, Angolana e Francavilla. Martinsicuro e Paterno possono recitare la parte delle outsider. Nel calcio, però, tutto è il contrario di tutto. Il campo resta il giudice supremo".
Da uomo di calcio qual'è, Lauducci, non dimentica chi, nel calcio stesso, ha il compito più difficile, ossia gli arbitri. "Ancora oggi, la stima di alcuni grandi ragazzi mi rende orgoglioso; mi viene in mente Di Paolo di Avezzano, attuale arbitro di Serie B, o Calvarese di Teramo, che opera nella massima serie. Non meno importanti, per le qualità umane, cito Colagreco di Chieti, Orsini di Sulmona, Pitocco di Loreto Aprutino, Mannella di Avezzano e, per chiudere, l'attuale Presidente del CRA Abruzzo Angelo Giancola.
Prima di iniziare la nuova stagione mi corre l'obbligo di ringraziare tutte quelle persone che mi hanno apprezzato e, soprattutto, spronato, domenica dopo domenica, a dare un servizio ed un'informazione sempre corretta e leale. In chiusura voglio fare un grosso in bocca al lupo a tutte quelle squadre che hanno iniziato o stanno per iniziare la nuova stagione agonistica".
Ad maiora. Tiziano Lauducci.