L'ora legale è un'idea introdotta nel 1784 come espediente per risparmiare energia. A proporlo fu Benjamin Franklin, ma perché la sua idea potesse trovare seguito, si dovette attendere il 1916, quando a Londra la Camera dei Comuni istituì l'ora legale nel quadro delle misure economiche necessarie per far fronte alla Prima guerra mondiale. Questa soluzione venne usata per sfruttare al massimo le ore diurne. Il moto di rivoluzione della Terra intorno al Sole, infatti, porta le ore del giorno ad aumentare man man che ci si avvicina ai mesi estivi. Quando occorre l'ora legale, dunque, le lancette dell'orologio si spostano di un'ora avanti (per cui, come si riassume di frequente, "si dorme di meno"), mentre si spostano un'ora indietro quando scatta l'ora solare. L'ora legale in Italia scatta, secondo disposizione dell'Unione Europea, alle 2 dell'ultima domenica di marzo (indipendentemente dal fuso orario), mentre si passa all'ora solare alle 3 dell'ultima domenica di ottobre. La data del 2014 è pertanto il 30 marzo, mentre quella solare è il 26 ottobre. In base alla normativa europea è possibile conoscere in anticipo le date dei prossimi cambi d'ora. L'ora legale del 2015, ad esempio, scatterà il 29 marzo e terminerà il 25 ottobre. Nel nostro paese non è stata sempre questa la distribuzione dei due orari. L'orario legale in vigore, infatti, è stato istituito dall'Unione europea nel 2010 e che è stata recepita dall'Italia per decreto nel 2013. La prima volta che l'ora legale venne applicata in Italia risale al 1916 e fu motivata, così come in altri paesi, sull'esigenza di risparmiare per far fronte alle spese di guerra. Nel 1920 tornò l'orario unico, ma il secondo conflitto mondiale – e la successiva ricostruzione – impose nuovamente questa misura di austerità: dal 1940 al 1948 l'ora legale venne reinserita ed abolita più volte. Venne il Dopoguerra e con il Miracolo italiano i risparmi dell'ora legale vennero relegati al passato. Finché nel 1966 i prodigi dell'economia italiana non si trovarono in piena fase declinante e la legge 1144 non delegò il Presidente della Repubblica a decidere di anno in anno le date dell'ora legale e solare.