La finale che non t’aspetti, la Coppa Italia Serie D si conferma una competizione imprevedibile dall’epilogo tutt’altro che scontato. E questa stagione non fa eccezione, all’ultimo atto sono arrivate con merito Pomigliano e Ponte San Pietro Isola, squadre rispettivamente dei gironi B e I che hanno superato club sulla carta più competitivi. L’atto finale andrà in scena giovedì 3 aprile alle ore 15.00 sul terreno di gioco del Centro di Formazione Federale “Buozzi” di Firenze davanti alle telecamere di RaiSport 1 che trasmetteranno in diretta l’evento. In caso di vittoria per entrambe le formazioni sarebbe la prima volta in assoluto. Oltre al prestigioso trofeo c’è in palio anche uno sguardo sul professionismo, chi vince infatti va direttamente alle semifinali dei Play Off validi per determinare la griglia utile in caso di eventuali ripescaggi in Lega Pro. Chi perde accede comunque alla quarta fase. Un bel traguardo per entrambi i sodalizi ormai fuori dalla lotta per la promozione diretta in campionato. Il Pomigliano dovrà comunque evitare i Play Out altrimenti addio sogni di gloria. I bergamaschi del Pontisola si esaltano quando si tratta di gare ad eliminazione diretta, hanno vinto nel 1969/1970 la Coppa Italia Dilettanti, nel 2006/2007 quella di Eccellenza Lombardia e nel 2010/2011 raggiunsero la semifinale della Coppa Serie D. In quell’occasione furono superati dal Perugia che poi alzò il trofeo. Inoltre la squadra lombarda che da quando è tornata in D dal 2009 si è sempre qualificata ai Play Off sono due anni che da squadra dilettanti fa bene in TIM Cup. Nella scorsa edizione si è tolta la soddisfazione di eliminare la squadra di B del Gubbio (poi ko con Varese) mentre in questa stagione ha fatto fuori l’Ascoli con un rotondo 2-0 per arrendersi poi davanti al Cesena. Sia il Pontisola che il Pomigliano si sono tuffate fin da agosto nell’avventura della coppa. I bergamaschi hanno giocato due partite in TIM Cup e sei in quella di Serie D partendo dai Trentaduesimi mentre i granata, al dodicesimo campionato Serie D consecutivo, hanno iniziato dal turno preliminare di metà agosto disputando in tutto otto gare.
Il cammino di entrambe le squadre è stato esemplare, hanno battuto le più forti senza sfruttare nessun percorso facilitato dalla fortuna. Il Pontisola ha giocato quattro gare in casa e due fuori segnando dieci gol e subendone solo uno. I biancoblu hanno ottenuto tutte le vittorie nei 90’, l’inizio è stato soft con il poker rifilato a domicilio all’Atletico Montichiari. Poi i due match terribili giocati entrambi in casa con le due squadre di Piacenza entrambe regolate con altrettante vittorie di misura. Le firme decisive entrambe nei secondi tempi prima con la blasonata Piacenza e poi con la capolista Pro Piacenza. Capolavoro costruito e compiuto sempre in casa nei Quarti contro il Pordenone regolato con un gol per tempo. In semifinale il Pontisola ha chiuso la pratica già all’andata rifilando un altro 2-0 stavolta al Gozzano, sempre sul proprio campo. Insomma lo stadio “Matteo Legler” si è dimostrato un fortino inespugnabile. In tutto sono andati a segno sette giocatori diversi, Traini ne ha fatti tre, due per Perico.
Il Pomigliano ha avuto un cammino altrettanto sorprendente e arduo, i granata però hanno costruito le proprie fortune sia in casa che fuori. Dopo il primo turno rivelatosi agevole i campani hanno messo in fila un’impresa dopo l’altra. Tre reti sul campo della Mariano Keller, cinque in casa al Termoli e vittoria di misura sul difficile terreno di gioco del Torrecuso. Poi agli Ottavi e ai Quarti i granata hanno compiuto un capolavoro superando le prime due forze del girone I. In casa con il Savoia il Pomigliano ha vinto in rimonta e poi ad Agrigento, dopo aver acciuffato il pareggio a un minuto dal termine, ha tenuto i nervi saldi ai rigori mentre i siciliani ne hanno sbagliati tre. In semifinale un’altra prova super sul campo dell’Arezzo ha chiuso i giochi qualificazione già all’andata. In tutto la squadra campana ha segnato ben 18 gol con dodici giocatori diversi. Due reti per Panico, Varriale, Manfrellotti e Romano, tre rigori e un autogol a favore. Entrambe le finaliste hanno meritato ampiamente questa finale, il Pomigliano ha eliminato sette squadre, sei delle quali sono in pianta stabile nelle prime quattro posizioni dei rispettivi gironi. Delle cinque squadre superate dal Pontisola ben tre sono ai vertici in campionato.
Gol in Coppa
Pomigliano: 2 reti Manfrellotti, Panico (1), Romano, Varriale (1); 1 Cerchia, De Rosa, Esposito, La Cava, Manco, Pesce, Suriano (1); 1 autogol
Pontisola: 3 reti Traini; 2 Perico; 1 Crotti, Risi, Salandra, Sogliano, Stucchi.
COPPA ITALIA – IL PERCORSO
TURNO PRELIMINARE (18 agosto 2013)
Pomigliano-Real Hyria 2-0
1 TURNO (24 agosto 2013)
Mariano Keller-Pomigliano 0-3
32ESIMI DI FINALE (11 settembre 2013)
Atletico Montichiari-Ponte S. Pietro Isola 1-4
Pomigliano-Termoli 5-2
SEDICESIMI DI FINALE (16/17 ottobre 2013)
Ponte S. Pietro Isola-Piacenza 1-0
Torrecuso-Pomigliano 1-2
OTTAVI DI FINALE (20 novembre 2013)
Ponte S. Pietro Isola-Pro Piacenza 1-0
Pomigliano-Savoia 2-1
QUARTI DI FINALE (11 dicembre 2013)
Inveruno-Gozzano 1-2
Ponte S. Pietro Isola-Pordenone 2-0
Lupa Roma-Arezzo 5-6 dcr
Akragas-Pomigliano 2-2 (4-5 dcr)
SEMIFINALI (andata 12 febbraio – ritorno 6 marzo 2014)
Ponte S. Pietro Isola-Gozzano 2-0
Arezzo-Pomigliano 0-2
Gozzano-Ponte S. Pietro Isola 0-0
Pomigliano-Arezzo 0-0
ALBO D’ORO – COPPA ITALIA SERIE D*
1999 / 2000 Castrense
2000 / 2001 Todi
2001 / 2002 Pievigina
2002 / 2003 Sansovino
2003 / 2004 Juve Stabia (vinto anche il Campionato)
2004 / 2005 Uso Calcio Bg
2005 / 2006 Sorrento (vinto anche il Campionato)
2006 / 2007 Aversa
2007 / 2008 Como (vinto anche il Campionato)
2008 / 2009 Sapri
2009 / 2010 Matera
2010 / 2011 Perugia (vinto anche il Campionato)
2011 / 2012 Sant’Antonio Abate
2012 / 2013 Torre Neapolis
* prima della stagione 1999/2000 la Coppa Italia era unificata a quella di Eccellenza.