Nessuna rissa in campo, nessun episodio di violenza tra calciatori e nessuna particolare aggressione a specifiche figure in campo. È quanto viene chiarito sui fatti accaduti quest'oggi al Barbati di Pescina che hanno portato alla sospensione di una delle due partite di cartello più importanti del girone A di Prima Categoria.
Cosa è successo?
Per una discussione avuta in campo tra due compagni di squadra, lato Pescina, il direttore di gara Marco Giardino di Vasto ha molto probabilmente mal interpretato il suddetto episodio espellendo uno dei due calciatori coinvolti, il secondo lato Pescina dopo l'espulsione del calciatore Briciu per via di un'imprecazione in campo già nei primi minuti di gioco. L'azione del direttore di gara ha provocato un capannello di proteste che lo hanno portato ad anticipare la fine del match di circa venti minuti.
L'agitazione per essersi sentito in difficoltà? L'aver avuto paure particolari in quel preciso momento di ? Il non aver saputo gestire una situazione di campo in maniera fredda e non impulsiva?
Gli sviluppi.
Circa la gara,dopo un periodo di stasi, post triplice fischio, si è paventata anche l'idea di farla riprendere, idea questa però subito tramontata. E viene lecita la domanda, l'arbitro ha ricevuto comunicazioni in merito? E poi, sarebbe stato possibile riprenderla?
Le conseguenze?
Ora non si può far altro che attendere cosa il Giudice Sportivo insieme alla LND Abruzzo decideranno di fare anche e soprattutto in base a quanto lo stesso direttore di gara riporterà sul referto.
Le società.
Tra Pescina e Pizzoli non si sono registrati momenti di tensione particolari. Entrambe coscienti di disputare una gara dalla posta in palio alta. Stessa sensazione anche tra i ventidue in campo.
I commenti.
Si ha la sensazione che sin dall'inizio si è notata una direzione di gara inadeguata. Una partita che forse andava gestita diversamente. Molti i dubbi da una parte e dall'altra.
Ma ora soprattutto cosa ne sarà di questa partita, anche ai fini della classifica? Quali sono le responsabilità? E di chi? C'è il serio rischio che a volte questi ragazzi (gli arbitri), siano troppo "soli" in campo?
Potrebbe essere che la stessa difficoltà nel reperire persone che si accingono a fare sport si affretti il loro tipo di preparazione a certe situazioni?
Tutti piccoli interrogativi che poniamo e che sicuramente è importante sviscerare. Perché se da un lato c'è la macchina organizzativa che tra mille problemi porta avanti con impegno e tenacia il calcio in Abruzzo, dall'altro le società che di contro fanno parte di questo grande movimento sportivo tra altrettanti problematiche.