La Folgore Delfino Curi piazza un nuovo grande colpo di mercato. Alla corte di mister Bonati approda infatti l’argentino Juan Pablo Curvino. Classe 2004, il giovane talento sudamericano è alla sua seconda esperienza in Italia, dopo quella in Serie D con la maglia del Gravina, squadra nella quale ha militato nella stagione appena conclusa.
Dotato di gran dribbling, velocità e ottime capacità di “vedere” passaggi e imbucate per i compagni di squadra, Curvino è un tuttocampista con propensione offensiva, in grado di ricoprire praticamente qualsiasi ruolo dal centrocampo alla trequarti.
«Mi hanno colpito molto le parole del mister quando ci siamo sentiti, – il giovane argentino spiega così il motivo della sua scelta – e mi hanno subito convinto a prendere parte a questo ambizioso progetto. Mister Bonati mi ha detto che ha voglia di vincere, così come me, e quindi è stato facile scegliere la Folgore Delfino Curi».
Nessun dubbio sui suoi idoli calcistici, non potevano che essere Messi e Maradona, così come sono stati i diversi connazionali già presenti alla Folgore Delfino Curi ad agevolare l’inserimento di Curvino, a Pescara per la prima volta, nella famiglia biancazzurra: «I compagni argentini, ma in generale tutto il gruppo mi ha subito aiutato ad ambientarmi e a inserirmi in questo nuovo contesto. E devo dire – ci tiene a specificare il giocatore – che ho trovato una squadra molto unita, non solamente in campo. L’ambizione personale – prosegue il classe 2004 parlando di obiettivi – è quella di riuscire un giorno a calcare i campi della Serie B, mentre a livello di squadra quest’anno l’augurio è di fare tutti un gran campionato, magari provando a raggiungere il sogno della Serie D».
Infine, per Curvino, un pensiero speciale per chi anche da lontano non sta facendo mancare il suo sostegno per questa nuova avventura sportiva: «Vorrei ringraziare mio padre e mia madre, che mi fanno sentire la loro vicinanza in ogni momento anche se sono in Argentina, e il mio amico Dominic, col quale mi sento spesso e che mi supporta sempre anche da lontano».