Il recente addio di mister Roberto Cappellacci ha certamente lasciato un segno profondo nel mondo rossoblù de L'Aquila 1927 (clicca qui), generando una spaccatura tra i tifosi e gli addetti ai lavori. Mentre alcuni riconoscono i meriti di Cappellacci e lo elogiano per il suo contributo, altri vedono nella sua partenza un'opportunità di rinnovamento per la società.
Nonostante i tentativi irrituali di ottenere un commento a caldo, per conoscere i veri motivi dell'addio del vulcanico Cappellacci, dal presidente e dal direttore operativo del club, la redazione non è riuscita a ottenere risposta. Questo ci porta a riflettere sulle dinamiche tecniche e organizzative del club.
A livello societario, i "gemelli dell'Aquila" hanno e stanno mostrato capacità nel reperire risorse finanziarie, stabilire contatti influenti e riaccendere l'entusiasmo in una piazza storicamente soggetta a fluttuazioni. Tuttavia, dal punto di vista dirigenziale e strutturale l’impressione è che ci sia ancora molto da lavorare. La mancanza di un direttore sportivo stabile ha rappresentato una criticità: sia in Serie D che in Eccellenza questa figura dirigenziale ha avuto sempre permanenza breve e poco incisiva.
La scelta di affidare la gestione tecnica interamente a un allenatore nella speranza di trovare un nuovo "Ferguson" si è rivelato un azzardo. Sebbene Cappellacci avesse mostrato buone qualità sul campo, la situazione attuale suggerisce che sarebbe stata necessaria una valutazione più ponderata.
La stagione rossoblù non è compromessa, ma il momento è cruciale per L'Aquila calcio. Questo frangente potrebbe essere sfruttato per rafforzare la struttura dirigenziale, inserendo un direttore sportivo con capacità decisionali, affiancato da un allenatore competente non solo sul campo, ma anche nella gestione dei rapporti con lo staff e con gli addetti ai lavori.
Da quello che ci risulta i telefoni dei "gemelli dell'Aquila" e del presidente rossoblù hanno iniziato a squillare incessantemente con vari "ambasciatori" che propongono diversi profili. Chissà se nella mente dei vertici "della squadra della gente" sia balenato il nome di mister Pagliari. Il tecnico è gradito sia alla curva che alla tribuna, per la sua affabilità, per le sue capacità di lavorare con altri dirigenti, che per quello che fece vedere da allenatore dell'Aquila calcio nella stagione 2012-2013. Ironia della sorte Pagliari potrebbe rincontrare la sua ex squadra, la Recanatese, ora allenata da mister Filippi. Comunque sia il fine settimana sarà cruciale. Per una questione di mercato e per la prosecuzione della preparazione atletica nelle prossime 24/48 ore ci potrebbero essere novità.
Solo con una struttura solida, la squadra, fino ad ora costruita solo da Cappellacci e che sarà valutata dal nuovo staff, potrà aspirare a traguardi più importanti e stabili in una stagione che si preannuncia, visto l'organico del girone, altamente competitiva.