Ho scoperto con piacere che molti dei miei allievi seguono la rubrica “La lavagna del tecnico” e attraverso le loro domande che sono attenti e interessati a ciò che nel mio piccolo cerco di trasferirgli.
All’inizio dell’anno calcistico, con i primi rudimenti del ruolo del portiere, mi sta a cuore spiegare quali sono le misure della porta e degli spazi entro cui si possono usare le mani. La porta è delimitata da pali la cui distanza è di metri 7,32, mentre, la traversa è posta sopra di essi ad un’altezza di metri 2,44. La cosiddetta “area piccola” è costituita da due quadrati che partono dalla base dei pali fino a raggiungere metri 5,50, il rimanente è la lunghezza di porta. Vale lo stesso discorso per l’area di rigore che comprende l’”area piccola”: la distanza dei lati del quadrato (palo/limite dell’area) è di metri 16,50. Ciò significa quindi che va calcolata come abbiamo fatto con l’area piccola. Il dischetto del rigore è posto a metri 11 dalla linea di porta. Il raggio del semicerchio che indica la distanza dal dischetto del rigore è di metri 9,15.
L’esercizio che propongo oggi serve a preparare il portiere alle “uscite basse”. Si dispongono 6/8 palloni a “spina di pesce” partendo da un lato, andremo ad aggredire il primo pallone che ci troveremo davanti e proseguiremo con il secondo, il terzo e così via fino all’ultimo. Effettueremo il tempo di recupero sul posto dopo l’ultimo pallone cosicché poi si possa riniziare dal lato opposto. Si raccomanda all’allenatore una giusta visione della gamba che spinge affinché nell’allenamento successivo possa variare la distanza dei suddetti palloni.
Per problemi tecnici è stata ritardata la pubblicazione dell'articolo. La Redazione se ne scusa.
Fonte: https://Mauro Lauri