Il giorno dopo la sconfitta nel derby contro il San Salvo, ai nostri microfoni, parla Luigi Salvatorelli, vice presidente della Vastese nonché uno degli uomini simbolo della Vasto calcistica. E' lui, infatti, l'ultimo reduce di quella che fu la Pro Vasto di Mimmo Crisci nell'allora serie C2, oggi divenuta Seconda Divisione.
Parlando della gara Salvatorelli così commenta:”Il San Salvo giocava al completo mentre la Vastese era priva di 4 titolari. Leggo da qualche parte che siamo stati dominati; a mio avviso non è cosi. Quando si domina si torna a casa con 3 o 4 gol di scarto sull'avversario, e non per 1-0, per lo più su autogol. La gara l'abbiamo giocata a viso aperto. Quest'anno il nostro campionato è davvero nato male. E' la classica annata no. Non so perchè, poi, quando s'incontra la Vastese tutte le avversarie danno più del massimo”.
Lasciando da parte la gara di ieri, Salvatorelli, con molto dispiacere e grande amarezza annuncia:”Essere deriso fa male. Tanto. E' una vera coltellata al cuore. Luigi Salvatorelli, e non la società Vastese, nella giornata di giovedì, terrà una conferenza stampa presso i propri uffici dove comunicherà alla stampa locale e alla città di Vasto la decisione sugli impegni futuri in società. Se qualcuno è più bravo di noi e del sottoscritto si faccia avanti; da primo tifoso toglierei il disturbo. Voglio portare a termine questa stagione. Poi si vedrà. Essere deriso ed insultato dalla gente di Vasto, ripeto, è una vera coltellata. Non mi sento più tutelato né come società e né come persona. Voglio il bene della Vastese e della città di Vasto. Vasto, lo ripeterò sempre, merita altri campionati. Come fece mio nonno, così voglio fare anche io. Al primo posto c'è il bene della Vastese. Ci sentiamo legati a Vasto e ai suoi colori. Luigi Salvatorelli, da 10 anni, ci mette passione, tempo e soldi. Se debbo uscire dal calcio voglio farlo a testa alta".
Di questi tempi, ci sentiamo di dire, un presidente così è merce rara.