È giunto il momento del commiato per Enzo Nucifora, noto affettuosamente come "l'Avvocato", un uomo che ha vissuto la vita con una passione travolgente, lasciando un'impronta indelebile nel mondo del calcio. È deceduto in silenzio, un silenzio estraneo alla sua natura vulcanica, dopo una lunga lotta contro la malattia che lo ha portato via all'età di 78 anni.
Originario di Messina, Enzo ha trovato la sua casa a San Benedetto del Tronto negli anni settanta. Era una figura straordinaria, dotata di una profonda competenza nel mondo calcistico. La sua carriera come direttore sportivo è stata illuminata da numerosi successi e imprese memorabili.
Uno dei momenti più gloriosi della sua carriera è stata la storica promozione del Sambenedettese nel 1981, sotto la guida di Nedo Sonetti in panchina. Enzo è stato un elemento chiave di quel successo, e ancora nel 2008 ha contribuito alla miracolosa salvezza della squadra rossoblù.
La sua influenza nel calcio marchigiano si è estesa anche a Pescara e Chieti. Nel 2007-2008, nonostante le difficoltà societarie, ha allestito una squadra competitiva per il Pescara, guidata da Franco Lerda, che sfiorò i play-off in Serie C. Nucifora ha saputo individuare talenti come Marco Sansovini e li ha portati in riva all'Adriatico.
Con il Chieti, ha lavorato in due riprese, contribuendo alla crescita della squadra e portando giocatori del calibro di Fabio Quagliarella. La sua esperienza nel calcio non si è limitata alle società marchigiane; ha anche ricoperto ruoli dirigenziali nell'Avellino di Sibilia, portando avanti il suo amore per il gioco e condividendo aneddoti memorabili.
Nel '98-'99 fu direttore sportivo, seppur per pochi mesi, nell'Ancona di mister Clagluna (poi esonerato a beneficio di Bruno Giordano). Dopo le esperienze sopra citate, ha militato anche con Messina, Atletico Catania, Barletta, Gualdo e Martina. Nel 2015 fu assolto con formula piena dalle accuse di calcioscommesse. I funerali si terrano oggi alle 15.30 alla chiesa della Marina di San Benedetto del Tronto.
Negli ultimi tempi, malgrado le sue sfide personali, Enzo è stato un apprezzato opinionista in varie trasmissioni sportive.
Con la sua scomparsa, il calcio perde uno degli ultimi rappresentanti di un'epoca romantica e passionale, dove i valori autentici brillavano ancora. Enzo Nucifora rimarrà per sempre nei cuori di coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e lavorare al suo fianco, lasciando un vuoto nel calcio che sarà difficile colmare. La sua eredità sarà un faro per le generazioni future, un ricordo luminoso di un calcio che sapeva incantare e ispirare. Che la sua anima possa riposare in pace, sapendo di aver lasciato un segno indelebile nel mondo che tanto amava.