L’Aquila non fa l’en plain e contro la Vigor Senigallia si divide la posta in palio. Un punto a testa con la Vigor e rammarico finale per l’occasione di Piscitella che strozza in gola l’urlo liberatorio dei circa tremila presenti al Gran Sasso.
Rossoblù oggi in casacca bianca, in campo con la novità Persiani in attacco al posto di Marcheggiani, il neo arrivato Mengani ad agire sul fronte d’attacco insieme al confermatissimo Banegars. Ancora dalla panchina Angiulli così come Alessandro che non prenderà parte al match proprio in favore del compagno Giammarco Piscitella. Tribuna per l’aquilano doc Mantini.
Ospiti con mister Clementi che deve fare a meno dell’estremo portiere Roberto e Schaffer squalificati, oltre agli infortunati Bartolini, Sabattini e Mori. Forfait anche per Capezzani in dubbio fino all’ultimo.
Pubblico aquilano che si conferma, altro pienone sugli spalti con coloratissima coreografia composta da bandieroni e stendardi che hanno fatto la storia della curva rossoblù.
Ad inizio gara è da registrare subito una sostituzione per mister Clementi costretto a sostituire Mancini in favore di Marco Marini.
All’undicesimo Banegas apre così il pomeriggio calcistico al Gran Sasso ma il tiro è neutralizzato senza problemi da Barzanti. Al venesimo, episodio da moviola ma il sig. Rossino lascia correre per questo intervento su Persiani.
Sei minuti e Pedro Costa Ferreira spacca la contesa. Sistematosi il pallone sul sinistro fa partire un tiro da stropicciarsi gli occhi palla sotto l’incrocio e bolgia aquilana in visibilio.
Il gol scuote la Vigor che non reagisce ma continua a subire le offensive aquilane e le sue trame di passaggi, tanto che alla mezz’ora è ancora Costa Ferreira a rendersi pericoloso con questo tiro dalla distanza.
L’Aquila vuole il raddoppio e al 42’ c’è da registrare un legno. Bellardinelli lavora cosi un pallone da sinistra, salta l’uomo e mette in mezzo, Alessandretti impatta il pallone di testa, ma la sfera sbatte all’incrocio.
La Vigor in chiusura di tempo tenta la reazione con Ballello, ma il numero dieci in dubbia posizione di fuorigioco, manda sull’esterno.
Il secondo tempo riapre con L’Aquila che sostituisce Giuliodori per Mandrelli, e la sensazione è quella che si ricominci con la Cappellacci band alla ricerca del raddoppio. All’undicesimo è Banegas che spreca così un ottimo invito a rete da parte di Origlio.
La Vigor compie dei cambi e questi danno di fatto una svolta positiva alla reazione dei marchigiani. Al Sedicesimo è Pesaresi a rendersi pericoloso ma il capitano non è puntuale con il pallone e Michelin smanaccia in angolo. Preludio al gol.
Venesimo, punizione dal limite, sul secondo palo Tomba è una sentenza e di testa fa 1-1.
L’Aquila soffre e la Vigor prende sempre più l’iniziativa. Al 35’ è Kerjota, vera spina nel fianco a sprecare maldestramente questo contropiede dopo aver saltato Bellardinelli.
Dal quarantesimo al quarantatreesimo il gioco è spezzettato con molte interruzioni e qualche accenno di nervosismo. Cappellacci punta su Piscitella e quest’ultimo al 90’ potrebbe firmare il sorpasso. Angiulli scodella in area, Marcheggiani ruba il tempo a Barzanti in uscita la palla finisce all’ex Roma che batte a rete ma non fa i conti con Gambini che sulla linea nega il 2-1.
Un’ultima chance al 50’ cade sui piedi di Mandrelli che però si perde sul più bello.
1-1 e L’Aquila che allunga di una lunghezza sull’Avezzano ma perde due punti dalle battistrada Campobasso e Sambenedettese. La Vigor si conferma squadra ostica per le candidate alla vittoria finale.
L’AQUILA: Michelin, Bellardionelli, Giuliodori, Costa Ferreira, Del Pinto, Banegas, Alessandretti, mengani, Origlio, Brunetti, Persioani. A disposizione: Cerroni, Modesti, Angiulli, Marcheggiani, Piscitella, Orsi, Di Santo, Alessandro, Mandrelli. Allenatore Roberto Cappellacci.
VIGOR SENIGALLIA: Barzanti, Mancini, Bucari, Magi Galluzzi, Gambini, Tomba, Kerjota, Romizi, Pesaresi, Balleello, Vrioni. A disposizione. Pruccoli, Alessandroni, Marini, Baldini, Pesaresi Alessandro, Broso, Zammarchi, Beu, Serfilippi. Allenatore Aldo Clementi.
Arbitro: Giacomo Rossini di Torino, assistenti Angelo Di Curzio Roma 1, Giulio Pancani Roma 1.