La LND ha preso la sua decisione sulla controversa querelle che riguardava il cambio di denominazione del Miglianico, una telenovela iniziata questa estate, con il presidente Valeriano Palombaro che ha fatto di tutto per portare il titolo sportivo dalla cittadina teatina, fino a Lanciano, dove sta cercando di costruire una società che può ridare lustro e dignità al calcio lancianese.
Si è parlato di cambio di nome, di distanze, di raggio territoriale e alla fine il nuovo sodalizio nella prossima stagione dovrebbe assumere la denominazione di Miglianico Lanciano. Sul punto ci potrebbero essere nuovi frizioni in quanto sembrerebbe che la denominazione di Lanciano FC, richiesta il 25 ottobre dal presidente Palombaro, non abbia incontrato i favori della LND.
Insomma una scia di carte bollate e istanze che la neonata società ha messo in piedi per arrivare al tanto agognato obiettivo, non solo di una nuova denominazione, ma nel più breve tempo possibile di tornare a calcare il glorioso campo del Guido Biondi, tra l’altro recentemente rimesso a nuovo.
La Lega Nazionale Dilettanti, del presidente Abete, ha espresso il suo parere vincolante che sarà recepito dalla Figc (in foto la nota della Figc alla LND del 27 ottobre) che prevede: il Miglianico dovrà mantenere ufficialmente il suo nome attuale per tutta la stagione, poi dal primo luglio 2024 potrà essere cambiato in Miglianico Lanciano.
Campo di riferimento: per la stagione 23/24, resterà il fratelli Ciavatta fino al 25 novembre, poi grazie ad una deroga concessa appositamente, la società migrerà al Biondi da fine novembre per tutte le gare interne.
Invece domenica prossima dovrebbe calcare il campo del Biondi l'Atletic Lanciano, società di Prima Categoria.
Insomma, smentite le voci di un Miglianico, in questa stagione, mai al Biondi e ridimensionato il chiacchiericcio sul paventato ferreo diniego da parte di Figc e LND sul cambio di denominazione e sede sociale.
Queste anticipazioni, di fatto sono un passo fondamentale per il progetto del presidente Palombaro, che di sicuro non vedeva l’ora di poter vedere la sua creatura giocare nel tanto agognato impianto frentano, anche perché nella prossima stagione il Biondi sarà lo stadio ufficiale della sua società.
Il progetto dal presidente Palombaro presentato in estate, tra mille difficoltà, con tempi diversi e modalità che si adeguano di volta in volta al volere del Governo del calcio sta andando avanti anche grazie a deroghe che vengono concesse e nel club e in LND sanno benissimo il "peso" delle deroghe...
Ma ora bisognerà capire, dopo tutte queste decisioni, cosa accadrà.
A turbare l’ambiente ci ha pensato anche un servizio televisivo su una nota emittente locale, che ha avanzato dubbi e perplessità sulla solidità del club. Debiti esistenti, rimborsi non pagati e una situazione di incertezza che porterebbe addirittura il direttore sportivo Nicola D’Ottavio a rassegnare le dimissioni a breve termine.
A tal proposito abbiamo raggiunto telefonicamente sia il direttore sportivo molisano, sia il direttore generale Elenio Di Filippo. Il primo ha detto senza troppi giri di parole che non ha mai pensato alle dimissioni e che il suo unico obiettivo è quello di vincere la partita di sabato che vedrà i suoi ragazzi opposti al San Vito 83.
Il diggì ex Vastese ha rilasciato poche eloquenti parole, si va avanti con il progetto creato dal presidente Palombaro e si continua a lavorare in maniera spedita nel riportare il Lanciano a giocare in categorie più consone al suo blasone confidando nella "concretezza del presidente Palombaro".
Ora assisteremo agli sviluppi di tutta questa vicenda, a cominciare da D'Ottavio ospite a stretto giro di una emittente TV frentana, ma di una cosa comunque siamo certi, a Lanciano in questi anni con il calcio, non ci si è mai annoiati, nel bene e nel male.