Un’iniziativa di un noto quotidiano sportivo, con interviste a molti portieri ed ex portieri italiani (Sarti, Zoff, Galli, Marchegiani, Buffon, Bardi) analizza il cambiamento subìto negli anni dal ruolo del portiere. Ognuno di loro sottolinea come ad influenzare questo cambiamento siano stati, fra gli altri fattori:
1)la velocità del pallone,
2) la regola del retropassaggio
3) l’uscita sui piedi dell’avversario.
Il peso del pallone è sempre lo stesso, ma l’uso di materiali innovativi per la realizzazione ne influenza in maniera evidente traiettoria e velocità e purtroppo a farne le spese è spesso il “custode della porta”.
Inimmaginabile, per un vecchio portiere, intercettare la traiettoria di un pallone calciato da Pirlo o Roberto Carlos e aggiungerei inimmaginabile la forza calciante dei giocatori di oggi che si allenano molto di più di quelli di una volta.
Il retropassaggio, e quindi la responsabilità data al portiere di non poter riprendere il pallone con le mani, ma l’obbligo di utilizzare esclusivamente i piedi, non risulta difficile per un portiere giovane allenato a questo esercizio, ma immaginiamo un portiere come Marchegiani, Pagliuca, Galli, ecc. che si sono ritrovati da un giorno all’altro a dover rispettare questa nuova regola, adattarsi non è cosa semplice, ve lo posso garantire. Ne sa qualcosa Marchegiani, portiere di Torino, Lazio, Chievo, che per un grossolano errore commesso affrontando un attaccante che gli rubò la palla e la depositò in porta, ci rimise il posto nella nazionale azzurra.
Per finire, l’uscita sui piedi dell’avversario. Portieri passati alla storia come Ghezzi, Zamora, Jascin nel calcio di oggi, sarebbero penalizzati e sicuramente eviterebbero uscite spericolate per non incappare in espulsioni assurde ma da regolamento. Spero che a questa regola verranno apportate al più presto delle modifiche, a beneficio dell’estremo difensore; una regola dettata dalla voglia di accentuare lo spettacolo, ma molto diversa da quello che i “grandi capi” avevano previsto.
Come avete potuto constatare l’articolo di oggi ha poco a che vedere con spiegazioni tecniche, ho voluto utilizzare questo spazio per dare il giusto risalto alle innovazioni del ruolo, affinché i giovani portieri ne possano trarre insegnamento.
MAURO LAURI