Come diceva un mio vecchio allenatore: “Ricordati che una volta che hai la palla in mano, tu sei il primo attaccante della tua squadra”. Questa frase, a saperla leggere, è una gran bella verità, infatti un’azione di gioco mirato ed efficace del portiere porta enormi vantaggi alla sua squadra.
Nei rilanci con le mani, la precisione è la prerogativa affinché il compagno smarcato riceva la palla e inizi un’azione efficace dalla linea di difesa o dalla linea centrale.
Se il rilancio avviene con i piedi possiamo sfruttare l’effetto sorpresa (perché si presume che la maggior parte dei calciatori avversari ancora non recuperino il ruolo). L’effetto di trovarsi già dall’altra parte del campo e quindi oltre l’azione difensiva, ci fa essere pronti a sfruttare il fattore “superiorità numerica” dando vita al cosiddetto “contropiede”.
Il rilancio del portiere, quindi, dà il via alla nostra azione d’attacco.
L’allenamento specifico “rilancio del portiere” consiste nel provare e riprovare i movimenti del rilancio:
con palla in caduta (calcio di collo pieno),
con palla in caduta sul terreno colpita in controbalzo (drop),
con “collo pieno” o “esterno collo piede” con torsione del corpo e palla portata sul piedi calciante. Indirizzando la spinta orizzontalmente in questo esercizio si colpisce la palla con l’esterno “collo piede” (brasiliana).
Buon allenamento.
MAURO LAURI