“Il primo posto della classifica è davvero un bellissimo posto in cui stare, comodissimo. Ma non dobbiamo accomodarci troppo. Dobbiamo mantenere la giusta tensione che ci permetta di dire: “Questo posto è fantastico e vogliamo mantenerlo. Fino alla fine. Ma proprio fino alla fine…”. Aida Xhaxho è arrivata da pochi mesi al Tikitaka Francavilla, ma parla già da leader. D’altronde, la sua esperienza decennale in questo campionato tra Lazio e Pescara, tra le tante, oltre che in maglia Azzurra, a 29 anni le consentono di saper leggere anche in anticipo alcune dinamiche della Serie A Femminile. Contro la Lazio, da ex, assieme alle compagne ha dato una prova di maturità: zero cali di tensione rispetto al passato. “Una questione di maturità della squadra, quei cali di tensione nelle prime giornate possono essere considerati normali, giusti. Siamo una squadra con qualche innesto nuovo arrivato in estate, ma piano piano stiamo raggiungendo una maggiore maturità. Io la Lazio la conosco bene, ci ho giocato: prepara bene le partite, anche in modo atipico, ma nonostante questo il Tikitaka è stato più che all’altezza”.
Ora in testa c’è bagarre alle spalle delle ragazze di Cely Gayardo: tante squadre racchiuse in un fazzoletto di punti. Un equilibrio forse mai visto prima. “La storia della Serie A dice che non importa il primo posto in regular season per arrivare a vincere il titolo. Noi stiamo bene lì e vogliamo rimanerci, anche per il morale e per trascinare sempre più dalla nostra parte il calorosissimo pubblico di Francavilla, ma ogni partita la affronteremo senza badare alla classifica”.
Domenica prossima lunga trasferta sul campo del Rovigo Orange (ore 17). “Servirà la tensione giusta. Ma qui ci sono una squadra, uno staff e una società mature, anche se giovani per la categoria, e questo ci permette di andare ad affrontare ogni partita senza guardare chi abbiamo di fronte: giochiamo con tanto rispetto di ogni avversaria, consapevoli che non ci sono partite facili e partite meno facili, ma dando sempre ogni giorno il cento per cento di noi stesse”.