Forse ieri ci si attendeva una gara più tirata tra Sulmona e L'Aquila. Magari una sfida decisa da un episodio o da una giocata del singolo. Il 5-0 di ieri stona con questa idea. Come mai c'è stata una goleada?
La sensazione che si é avuta al Pallozzi, é stata quella che non si è vista la vera Ovidiana Sulmona. Sia chiaro, L'Aquila e mister Epifani hanno sicuramente dei meriti per il successo ottenuto. Ma qualcosa in casa peligna é andato storto. Sicuramente l'approccio é stato sbagliato come onestamente dichiarato da Bernardi nel post gara e questo errore, contro una squadra che ha giocato fin da subito in maniera aggressiva é stato fatale. La fortuna poi non é stata dalla parte dei peligni. Stai sotto di un gol, si fanno male Lombardo e Blanco e neanche il tempo di fare entrare Puglielli e Pendenza che prendi un altro gol. Qualche istante dopo viene espulso Pizzoferrato. Dopo 45 minuti la gara era già compromessa per i biancorossi.
Compiere un miracolo nella ripresa era assai proibitivo e difatti il club del capoluogo ha dilagato. Il Sulmona non deve però abbattersi, fino alla sfida contro L'Aquila ha svolto un ottimo inizio di stagione e deve reagire già a partire dalla gara del Fadini contro il Giulianova. I biancorossi sono una squadra di valore e possono essere ancora protagonisti di questo campionato di Eccellenza. Va fatto un plauso alla società per l'impegno messo nell'organizzare il big match di ieri. Il Pallozzi pieno é davvero un bel colpo d'occhio e si apprezza sempre chi mette il cuore per la propria squadra e per la propria città.
Quanto all'Aquila, dal match di ieri si intuisce che questa squadra ha qualcosa in più rispetto a quella di Giampaolo dello scorso anno. Un esempio é Alessandro che con 6 gol in 7 partite ha già segnato due gol più di Acosta, che rimase fermo a quattro fino a dicembre, quando poi passò al Bisceglie. Ma al di là di questo, la sfida del Pallozzi sottolinea che la formazione rossoblù esprime grandi cose più con il 4-2-3-1 che con il 4-3-3. Il cambio di modulo ti porta innanzitutto a evitare di scegliere uno tra Corticchia e Carbonelli e di fare giocare tutti e due. Si pensava che l'ex Avellino mostrava tutto il suo valore come play, invece Epifani ha smentito tutti facendolo giocare sulla trequarti e il risultato é stato un rendimento a dir poco sbalorditivo. Se la piazza si attendeva una risposta, la risposta é arrivata, in modo chiaro e sorprendente. Dopo la cinquina di ieri, si potrebbe respirare meno tensione, ma non bisogna abbassare la guardia in vista della "settimana azulgrana", con L'Aquila che proverà prima in quel di Spoltore a qualificarsi per il turno successivo di Coppa Italia, per poi riscendere in campo contro gli uomini di Di Camillo in campionato domenica al Gran Sasso.