Due nobili decadute con ambizioni di ritornare nel calcio nazionale. Un cammino tortuoso per i due club, che nel corso delle loro annate turbolente avranno almeno una volta detto: "Perché sempre a noi? Perché la gioia non arriva mai?"
La ripartenza per Sulmona e L'Aquila non é stata semplice. Le due società hanno molto in comune. Entrambe hanno una tifoseria che ha dato un contributo importante.
I sostenitori del Sulmona infatti, esausti dalle ultime vicende societarie decisero di ripartire dalla Terza Categoria e formare l'Ovidiana. La celeberrima "squadra degli Ultras". Non aveva prezzo vedere supporters muniti di sciarpe, maglie biancorosse riversarsi sui campi di Bazzano, Pianola, Barisciano e Campo Di Giove e intonare cori per la loro squadra del cuore, come se si stesse in Serie D. Ma il punto era proprio questo: non gli importava la categoria, gli importava svolgere un calcio sano e pulito. Nel 2017 l'Ovidiana di Vujacich vinse a Fossa lo spareggio con il Capestrano e salì in Seconda. Il problema che c'era in quegli anni é che la Sulmona calcistica era divisa strutturalmente: da una parte vi era una squadra in Promozione che non aveva seguito, dall'altra vi erano gli Ultras che sostenevano la domenica la loro squadra in Seconda. Alla fine, prima della stagione 18/19 il Sulmona cambiò nome in Ovidiana Sulmona e salì al vertice Oreste De Deo, tra i fondatori dell’ Ovidiana.
Dopo anni nei quali la sfortuna ha avuto la sua parte, alla fine l'Ovidiana Sulmona lo scorso anno vinse il girone A di Promozione tornando finalmente nel massimo campionato regionale.
Dalla squadra degli Ultras, alla squadra della gente.
Si, perché il progetto dei tifosi rossoblù é ormai notoriamente conosciuto. Dopo la mancata iscrizione in D nel 2018, L'Aquila dovette ripartire dalla Prima Categoria. Nonostante la vittoria di quest'ultimo torneo, nel 2019 si creò la possibilità di una non iscrizione al campionato di Promozione. Nessun imprenditore locale o di fuori regione decise prelevare il club del capoluogo e allora, i tifosi presero di petto la situazione e fecero il grande passo acquisendo la società. Un club finanziato dalle risorse della città attraverso una campagna commerciale porta a porta. Tante le vittorie ottenute in questi anni come la gestione del Gran Sasso, che sembrava diventata una leggenda di pari livello al ponte sullo stretto di Messina. Senza dimenticare la realizzazione di una sala conferenze professionale, una cabina stampa che nessuno prima aveva mai pensato potesse servire, così come l'acquisto del famoso pullman della squadra della gente. La parola debiti non la si sente da tempo. C'é un'altra vittoria da compiere e che é mancata in questi due anni, ossia la vittoria del campionato di Eccellenza.
Nel corso del tempo ci sono state delle evoluzioni e degli aggiustamenti che i club hanno attuato. Ma sia Sulmona che L'Aquila hanno sudato per arrivare dove sono arrivate e il big match del 7° turno é importante anche per tale ragione.