Con la rete realizzata al Valle Anzuca contro il Villa, Henri Shiba ha superato le 10 marcature in campionato. Alla regular season manca solamente una giornata e per tale motivo è abbastanza semplice analizzare il rendimento dell’attaccante albanese e metterlo a confronto con chi lo ha preceduto, vale a dire Pablo Andres Acosta.
Shiba è arrivato nel capoluogo durante la gestione Giampaolo quando ha assistito alla sfida tra i rossoblù e lo stesso Villa, sconfitto per 5-1 anche all’andata. Ha esordito con la maglia aquilana il 12 dicembre del 2021 nella disastrosa disfatta di Spoltore in cui avvennero le dimissioni dello stesso Giampaolo.
I numeri parlano. Shiba in 17 presenze di campionato ha realizzato 11 gol, mentre Acosta in 14 presenze ne ha realizzati 4, tutti di testa. In realtà il parallelismo può essere maggiormente delineato.
Questo perché le 14 presenze di Acosta vanno dalla sfida contro il Capistrello del 19 settembre del 2021 fino a quella contro il Pontevomano del 28 novembre. Nello stesso percorso nel girone di ritorno, quindi dalla sfida con i rovetani del 19 dicembre fino alla trasferta di Villa Vomano del 10 aprile contro gli uomini di Piccioni, Shiba in 15 presenze ha segnato 9 gol (1 su rigore), quindi 5 in più di Acosta.
Tenendo poi in considerazione che l’ex Porto D’Ascoli era arrivato a L’Aquila non con l’intenzione di essere il centravanti di riferimento, ma una più che valida alternativa al bomber che sarebbe dovuto arrivare dal mercato. L’innesto di Saurino, al posto di un marziano proveniente dalla Serie D, ha permesso a Shiba di giocare con costanza e fare un buon bottino di gol, con lo stesso ischitano che comunque non ha sfigurato.
Ovviamente, è doveroso precisare che non è una gara a chi sia il più forte tra i due attaccanti che al di là di tutto meritano entrambi rispetto. È solo un confronto sul rendimento svolto in questa stagione e inoltre, ci possono essere una serie di attenuanti. Magari Giampaolo non è riuscito a far esprimere al meglio le caratteristiche di una boa come Acosta (a differenza di De Feudis e Lo Re con Shiba), oppure c’è chi riesce ad ambientarsi in una determinata piazza e categoria e chi no.