Una gara importante, in chiave play off per il Casemolino e
per la salvezza per il Controguerra, “rovinata da un arbitro che ha regalato un
rigore per una strattonata in area sugli sviluppi di un calcio d’angolo agli
ospiti” così una avvilita dirigenza locale commenta la sconfitta, che continua
“In questa categoria se gli arbitri dovessero fischiare ogni minimo contatto in
area sarebbero accordati tra 10 e i 15 penalty a gara. Poi mi domando, se il direttore di gara ha
adottato quel metro di giudizio, ma i nostri rigori per contatti in area, dove
sono?”.
Sotto in un gol un irrequieto Casemolino ha comunque
continuato a giocare ma su una palla messa fuori dal Controguerra per soccorre
un loro giocatore, arriva il secondo gol.
Il Casemolino per ridare la palla agli ospiti, ha
appoggiato la sfera al portiere che, prima di calciarla nell’altra metà campo,
sbadatamente l’ha presa con le mani. Il direttore di gara ha fischiato il
calcio di punizione e il Controguerra “con
zero fairplay, perché era chiaro l’intento del nostro numero uno”- così commenta
una inquieta dirigenza del Casemolino, che cosi riprende: “Gli ospiti hanno sfruttato il nostro disappunto e hanno raddoppiato.
Poi il nervosismo agonistico è aumentato, si siamo scomposti per errori banali
e non siamo riusciti a riprendere in mano la gara. Sconfitta sancita dagli
episodi che ci hanno penalizzato troppo”.