Come per ogni giocatore impegnato in qualsiasi altro ruolo, anche per il portiere è importantissimo arrivare al momento di disputare la gara, pronto per affrontare novanta minuti (a volte più) con la giusta concentrazione e i muscoli “caldi”.
Gli esercizi di riscaldamento a cui sottopongo i portieri, sono rapidi in “ripetute piccole”.
In settimana lavoriamo su 7/8 ripetute ad esercizio, mentre nel pre-partita aumentiamo la velocità di esecuzione, ripetiamo tre volte al massimo ogni esercizio proposto.
Dopo una corsa iniziale di riscaldamento passiamo ad esercizi basati sul calcio con i piedi, passaggi a calci corti per mettere in moto gli arti inferiori. Seguiranno esercizi con la palla con sequenza “palla bassa”, “mezza altezza” e “alta”. Solo a questo punto si inizierà con i tiri in porta. Da varie zone del campo si solleciterà il portiere con tiri sempre più impegnativi che cercano sempre più la “figura”. Sarà poi la volta di cross da ogni angolazione. Al termine richiedo al portiere di effettuare rilanci sia con le mani che con i piedi. Fondamentale sarà l’attenzione nel dare il giusto tempo di recupero all’atleta (questo vale anche per gli esercizi ridotti).
Concludo il riscaldamento pre-partita con un esercizio che ho “rubato” ad un preparatore di una squadra professionistica, calciando con violenza palloni da distanza ravvicinata per testare l’”esplosività” del portiere.
LAURI MAURO