Purtroppo ci risiamo. Nelle ultime giornate di campionato in serie D, ci ritroviamo a dover tornare di nuovo sull'argomento delle "presenze" negli stadi.
Quelle presenze che secondo decreti e normative dovrebbero essere limitate a soli dirigenti e tesserati, ma invece le cose vanno in maniera del tutto diversa, perchè su alcune tribune, qualcuno che non dovrebbe esserci assiste regolarmente alle partite, infischiandosene dei divieti e senza tenere conto dei rischi.
Vogliamo fare una premessa doverosa, non vogliamo attaccare le società, nè tantomeno puntare il dito. Il nostro unico intento è quello di sensibilizzare, far capire e soprattutto evitare che queste situazioni un giorno possano creare dei pericolosi precedenti. Il Covid non guarda in faccia nessuno, tantomeno il calcio e chi fa parte di questo mondo.
Castelnuovo, Notaresco, Montegiorgio, Porto Sant'Elpidio, Rieti alcune delle realtà da dove ci sono arrivate segnalazioni di tifosi presenti sugli spalti. Eloquenti le immagini televisive che giungono dai campi. In Tolentino - Campobasso e Montegiorgio - Giulianova di qualche giornata fa, giusto per fare degli esempi, non è un caso se i commentatori delle dirette televisive si sono più volte stupiti della presenza di pubblico in tribuna. O come nel caso di Rieti-Notaresco dove dietro le recinzioni sono visibile delle persone. Ma basta scorrere le immagini delle varie dirette o prestare l'orecchio agli audio dei boati o degli applausi per notare la presenza di spettatori che non dovrebbero esserci. Ieri al comunale di Castelnuovo Vomano ci hanno segnalato uomini, donne e ragazzi a guardare il match tra i padroni di casa e l'Aprilia. Con la squadra che a fine gara si è anche concessa un saluto al pubblico. Vogliamo credere che abbiano salutato solo i tesserati presenti in tribuna ma, ripetiamo, più in generale ma le voci che ci giungono da vari campi sono molteplici e le immagini, spesso, inequivocabili. E' così difficile cercare di rispettare le regole e le norme in atto?
Giocare senza pubblico è una delle cose più frustranti e tristi del gioco del calcio, ma adesso bisogna fare un sacrificio ed evitare il pericolo. La serie D è stata risparmiata dai decreti governativi sulle sospensioni dei campionati, bisognerebbe dare il buon esempio, anche perchè dall'Eccellenza in giù i campionati sono stati tutti fermati. Il senso di responsabilità è ció che servirebbe per uscire da questa situazione, i contagi aumentano e tanti paesi della nostra regione sono tornati ad essere zona rossa. Un panorama desolante ed allarmante, nonostante ciò qualcuno la domenica si ritrova a vedere le partite sugli spalti, mettendo a rischio la sua vita e quella degli altri, perchè come abbiamo detto prima questo maledetto virus non guarda in faccia nessuno. E' cosi difficile essere rispettosi delle regole?
Il nostro appello alle società è quello di fare attenzione, ed evitare questi spiacevoli episodi. Più si rispettano le norme e prima si tornerà allo stadio a vedere la propria squadra del cuore. Evitiamo i comodi accrediti e pensiamo alla salute della gente. Il tifo è l'anima di questo sport, ma non è ancora il momento, non adesso.
Marco Tancredi