Ogni preparatore dei portieri, propone ai propri atleti, una serie di esercizi prendendo spunto dall’esperienza personale, dai corsi specifici frequentati o dai libri professionali. L’abilità di un buon preparatore è proprio quella di saperli mettere in pratica e personalizzarli a seconda delle esigenze dell’atleta. Per quanto mi riguarda, uso adeguare gli esercizi alla categoria e all’età; per essere più chiari, se alleno una squadra che milita in seconda categoria (che quindi sostiene due allenamenti settimanali), concentrerò velocità, abilità, resistenza, forza ed elevazione, in entrambe le sedute. Diverso è il caso dei portieri che militano le squadre regionali degli allievi, juniores e giovanissimi i quali sostengono tre o quattro sedute settimanali di allenamento. Uno degli esercizi a cui sottopongo i portieri alle prime armi è volto ad ottimizzarne la posizione: fisseremo ai due pali, un nastro lungo circa 20 metri, lo faremo convergere, tendendolo, e al punto centrale posizioneremo un pallone numero 3 o 4, avremo così un triangolo con base la linea di porta e vertice il pallone stesso. Spostando il pallone a destra o a sinistra aiuteremo il giovane portiere a comprendere la posizione che dovrà tenere durante la gara (partita), cercheremo cioè di insegnargli che dovrà stare sempre al centro di questo triangolo. Sarà una regola fondamentale per il proseguo dell’attività del giovane portiere e lo accompagnerà sino alla fine della carriera.
MAURO LAURI