A poche ore dal Consiglio direttivo della LND che ha creato un piccolo terremoto soprattutto in serie D, formalizzando la proposta di una promozione e quattro retrocessioni per girone (LEGGI QUI, QUI e QUI), resta da capire cosa avverrà nei dilettanti sui territori regionali.
Ieri il Consiglio direttivo ha affidato al Presidente Sibilia il mandato di richiedere una delega in favore della stessa Lega Nazionale Dilettanti, affinché sulla base delle realtà territoriali si possano adottare i criteri relativi alla conclusione dei campionati. In buona sostanza la Lnd vorrebbe passare la mano ai Comitati regionali per dirimere la questione dei campionati territoriali, decretandone i verdetti.
In linea di massima, però, il criterio che dovrebbe passare in Abruzzo sarà quello di una promozione e di una retrocessione per girone. E questo dall’Eccellenza fino alla Seconda Categoria. Con il beneficio del dubbio di un discorso in divenire, visti i probabili vuoti che si potrebbero creare in caso di mancate iscrizioni, causa crisi.
Se così fosse dall’Eccellenza salirebbe il Castelnuovo e retrocederebbe il Paterno. Con il Lanciano che potrebbe sperare di andare in D per meriti sportivi, visti i vuoti che si creeranno negli organici in D. Fermo restando il criterio di una promozione e di una retrocessione, con Chieti e Avezzano retrocesse dalla D, per il massimo campionato regionale si preannuncia un campionato a 20 squadre l'anno prossimo. Almeno sulla carta, in attesa di capire se ci saranno mancate iscrizioni e se il Lanciano dovesse riuscire a salire in D.
Mentre dai due gironi di Promozione salirebbero in Eccellenza L’Aquila e Casalbordino e retrocederebbero Tornimparte e Athletic Lanciano.
Articolo a parte per la Prima Categoria a cura di Francesco Michele (LEGGI QUI).