Sta per nascere un’Ancona “collegiale”, controllata sempre da Andrea Marinelli, ma partecipata a livello gestionale dagli imprenditori che hanno deciso di affiancarlo nel percorso di rilancio del club dorico. E’ stato molto positivo l’esito della cena organizzata dal patron nel suo agriturismo alle Cozze di Monte San Vito conSergio Schiavoni, Federico Petrolini e Gilberto Eusebi(erano presenti anche il presidente biancorosso Gilberto Mancini e l’avvocato Francesco Baldini). Sorprendentemente si sono mostrati tutti d’accordo nel soccorrere l’Ancona, garantendo un contributo esterno come sponsor (nessuno rileverà quote, che resteranno in mano a Marinelli) ma soprattutto un sostegno in ambito decisionale. Per definire il budget per la prossima stagione le parti si riuniranno tra quindici giorni, cioè a campionato concluso: per ora di cifre precise non si è parlato. Ma l’aspetto più interessante è un altro: Schiavoni, Petrolini ed Eusebi, insieme a Marinelli, formeranno una sorta di “quadriumvirato” biancorosso, cioè un comitato che di volta in volta si riunirà per confrontarsi sulle decisioni strategiche più importanti (investimenti, allenatore, diesse...) Non a caso, dalla cena è trapelata l’idea di una “collegialità”, di un “lavoro di équipe” da svolgere con “condivisione e in amicizia”. Ognuno darà il proprio contributo di esperienza, conoscenze, know-how. Il tutto, per il bene dell'Ancona. Marinelli si è detto d’accordo: è convinto che in questo modo l’Us Ancona 1905 recupererà credibilità e forza agli occhi dei tifosi. E soprattutto, il patron non sarà più solo, ma sarà circondato da una schiera di affidabili "consiglieri". Evidentemente, chi si farà coinvolgere di più dagli aspetti gestionali sarà proprio Schiavoni, che nell’ambito dell’incontro ha proposto la candidatura dell’ex d.s. dorico Sandro Marcaccio come figura di spicco, amata dalla città, in grado di far uscire la squadra dalle secche della serie D. L’idea per ora resta congelata (anche perché Marinelli qualche settimana fa ha confermato il d.s. Alberti per la prossima stagione) ma chissà che prima o poi non torni d’attualità. Ora, però, va definito il budget, aspetto non proprio secondario: quanto decideranno di investire Marinelli e i suoi nuovi soci per costruire l’Ancona che verrà, quella che l'anno prossimo, dopo quattro stagioni tra i dilettanti, dovrà tassativamente tornare tra i professionisti?
Fonte: https://ancona sport