1) Nel campionato di Promozione B il torneo si ferma per 3 settimane, per un atleta è un bene o un male?
Per un atleta, la concentrazione e la forma fisica sono qualità essenziali per un’eccellente performance agonistica, raggiungibili con il lavoro, la costanza e soprattutto disputando le partite con continuità ! Detto ciò, e’ a parer mio dannosa una sosta di campionato cosi lunga in un campionato di calcio, in quanto potrebbe incidere negativamente sullo stato di forma psicofisica degli atleti, con un conseguente calo della prestazione in campo. Per prevenire questa problematica, a mio avviso, le squadre dovrebbero ,durante la sosta, proseguire con il lavoro atletico e approfondire il lavoro tecnico tattico soprattutto cercando di disputare delle amichevoli di altissimo livello per esempio con squadre di categorie superiori per dare il giusto stimolo motivazionale agli atleti. Ma qui la domanda sorge spontanea: Dove le trovi a marzo delle squadre semi o professionistiche disposte a fare delle amichevoli?
2) Il preparatore atletico di una società quale "carichi" di lavoro dovrebbe far fare agli atleti?
La preparazione del calciatore ha lo scopo di ottenere un rafforzamento generale, lo sviluppo delle capacità motorie, lo sviluppo delle abilità motorie, e la tutela della salute. In ogni periodo dell’annata sportiva, tutte le esercitazioni devono essere distribuite in base al principio della progressività del carico di lavoro e in relazione alle capacità da potenziare. Per stabilire il carico di ogni singola seduta, dobbiamo dosare la quantità di lavoro e la qualità di lavoro. L’impostazione di una equilibrata programmazione d’allenamento, passa attraverso la distribuzione degli obiettivi da raggiungere nei diversi periodi (periodizzazione). I tipi di carichi variano dall’allenamento delle capacità condizionali: potenza anaerobica, esercitazioni di forza, massimo carico di forza, velocità, rapidità e forza elastica.
3) Il passaggio dalla stagione invernale a quella primaverile comporta qualche rischio per la muscolatura di un calciatore?
Il cambio di stagione è un momento molto delicato per l’organismo umano ed una fase di passaggio critica sia per il sistema immunitario che per il cervello. Un calo delle energie psico-fisiche ed un aumento dello stress sono abbastanza diffusi nella popolazione calcistica quando si passa dall’Inverno alla Primavera.
Il cosiddetto “mal di Primavera” si manifesta durante le prime settimane di passaggio tra l’Inverno e la bella stagione con vari sintomi tra cui c’è anche, dolore alle ossa o ai muscoli, mal di testa, mal di schiena.
Alla base di questo malessere c’è un calo generale dei valori vitaminici e nutrizionali nel nostro organismo e potrebbe essere un fattore di rischio di infortunio per apparato muscolo-scheletrico di un giocatore.
Per ovviare questo rischio, l’assunzione di molta acqua, integratori e vitamine, garantiscono al corpo dell’atleta la giusta carica quotidiana ed il corretto apporto nutrizionale:
Magnesio. Combatte l’irritabilità, la stanchezza e la spossatezza, oltre a garantire una sensazione generale di benessere.
Vitamina C. Contrasta i malanni di stagione causati dal passaggio dal freddo al caldo. Aiuta inoltre la circolazione e le difese immunitarie.
Vitamina A. Aiuta a proteggere la pelle dagli attacchi esterni.
Betacarotene. Un potente antiossidante, che ha un effetto positivo sulla salute e sulla psiche.
Altri elementi utili a dare la giusta carica all’organismo, stressato dal cambio di stagione, sono Ferro, Potassio, Calcio e Vitamine del gruppo B.
Integratori funzionali. Si tratta di integratori che contengono al loro interno diverse sostanze benefiche per l’essere umano, per esempio Fibre, Probiotici, Vitamine ed estratti vegetali.