In riferimento all'articolo pubblicato su abruzzoweb.it, l’Amiternina calcio intende precisare che il percorso per mettere a norma il campo comunale di Scoppito ormai è in dirittura d'arrivo (manca soltanto il sopralluogo all'impianto della Commissione Provinciale di pubblico spettacolo). Questo percorso si sta facendo fianco a fianco con l'Amministrazione Comunale che ha dovuto, e continua a fare, ingenti investimenti per poter rendere fruibile l'impianto al pubblico in rispetto delle norme dettate per lo svolgimento delle gare della Lega Nazionale Dilettanti. Purtroppo è più semplice realizzare un impianto nuovo che adeguare alle normative vigenti uno stadio costruito venticinque anni fa. Per quanto riguarda i “rumors”, non è pervenuto nulla alla società, che come sempre lavora silenziosa per il bene dei ragazzi che da più di vent'anni praticano sport con la maglia giallorossa nel campo comunale di Scoppito. Cogliamo l'occasione per scusarci con i tifosi, gli sponsor e tutti i simpatizzanti per i disagi causati dalla disputa delle gare a porte chiuse o in altri campi, ma siamo certi che la gente dell’Amiternina si rende conto che un impianto in sicurezza lo è per tutti.
Si riporta l'articolo pubblicato da"abruzzoweb"
Calcio: Amiternina nel caos per il "caso- stadio" Sponsor e dirigenti pronti ad emigrare a Viterbo.
L’AQUILA - Caos nell’Amiternina, società che milita nel girone F di serie D di calcio.
Mentre la squadra è costretta a giocare l’enessima gara a porte chiuse (domenica al ”Comunale” di Scoppito in provincia dell’Aquila i ragazzi di misterVincenzino Angelone ospiteranno la blasonata Ancona), a causa di inadempienze dell’amministrazione comunale che rende l’impianto inagibile, è possibile che alcuni imprenditori che sostengono la società possono fare le valigie per accassarsi alla Viterbese, attuale quarta forza del girone E di serie D.
Nel frattempo sono da confermare i rumors sulle dimissioni del presidente Maurizio Colantoni, stanco di aspettare che l’impianto torni fruibile per gli spettatori.
Alla ricerca di una conferma, AbruzzoWeb ha inseguito Colantoni, che però è stato irrintracciabile per tutta la giornata.
Da quanto si è appreso ci sono tutte le autorizzazioni per l’agibilità del "Comunale", ma la solita burocrazia sta allungando i tempi, con il sindaco di Scoppito, Marco Giusti, che in attesa di ricevere i permessi non sottoscrive una proroga per farlo diventare accessibile.
Il fatto sta creando un grave danno economico per il club giallorosso, stimato sui 50 mila euro tra mancanti incassi, le spese avute per disputare alcune gare casalinghe al ”Fattori” dell’Aquila e sul campo di San Nicolò (Teramo) e, soprattutto, per il fatto che alcuni sponsor non vogliono più versare più la loro quota, visto che al ”Comunale” di Scoppito la pubblicità non la vede nessuno.
È probabile che questa terribile condizione che si è creata potrebbe far scappare qualche imprenditore dello staff societario.
Da Viterbo, infatti, è rimbalzata la notizia che il presidente onorario dell’Amiternina Giulio Coletta avrebbe incontrato il vice presidente della Viterbese Massimiliano Petrellinell’ufficio comunale del sindaco della città laziale.
Bocche cucite sull’incontro, ma i giornalisti di Viterbo hanno avuta l’impressione che Coletta sia interessato a dare il suo contributo alla Viterbese, insieme al vice presidente giallorosso Pasquale Specchioli che è anche il primo sponsor dell’Amiternina, con la "Romana Chimici".
Tempo fa Coletta e Specchioli hanno già operato insieme nella compagine laziale dell’Anagni e, in stagioni e in modo diversi, hanno anche dato un sostegno all’Aquila Calcio.
Quindi per i mass media viterbesi il prossimo obiettivo di Coletta e Specchioli potrebbe essere quello della formazione gialloblù, anche se attualmente non si capisce in quale modo: o eventuali sponsor o come soci o come nuovi titolari.
Secondo alcuni rumors Specchioli, nella prossima stagione, sarebbe dovuto diventare il nuovo presidente, ma viste tutte le difficoltà legate allo stadio, potrebbe anche decidere di mollare tutto e accasarsi altrove, forse proprio alla Viterbese.