“E’ il classico elemento carismatico, capace di valorizzare le qualità dei compagni. Insomma, il giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero”. Così il d.s. Roberto Alberti ha presentato Andrea Bricca, il centrocampista classe ’82 appena sbarcato in biancorosso. Domenica il nuovo acquisto, il secondo nella gestione Alberti, giocherà titolare contro la Maceratese al fianco di Ruffini. Cresciuto nel Sansepolcro e poi per 7 stagioni all’Arezzo (52 presenze in serie B tra le stagioni 2005/06 e 2006/07), con una parentesi a Sora, nelle ultime stagioni ha giocato alla Sangiovannese e poi, in D, al Castel Rigone. Ad Arezzo ha anche indossato la fascia di capitano e in Toscana per un anno ha lavorato con Antonio Conte, oggi tecnico della Juve. “In Favo ritrovo la determinazione e la cura dei dettagli che hanno portato in alto Conte - dice Bricca, umbro di Città di Castello, presentato nel pomeriggio all’Ancona Point -. Contrariamente a ciò che potrebbe far pensare la classifica, ho trovato uno spogliatoio unito e sereno. C’è voglia di far bene e di vincere contro la Maceratese, di cui sappiamo tutto perché col mister stiamo preparando attentamente questo derby. Il pericolo maggiore è la paura di non farcela: dobbiamo scendere in campo spavaldi e convinti che la storia di questo campionato è ancora tutta da scrivere. Cosa ho detto al gruppo? Nulla. Più che le parole, contano i punti. Il distacco dal primo posto non è di poco conto, ma a me piacciono le sfide e se ho accettato la proposta dell’Ancona è perché credo nel ritorno tra i professionisti”.