“Abbiamo messo da parte, io e la società, il patron, Marinelli, e il presidente Mancini, qualche vecchia ruggine, e sono felice di essere tornato. Quando l’Ancona chiama, un veccchio ex capitano non può tirarsi indietro. La mia è stata una scelta di cuore, non ho avuto bisogno di pensarci tanto. Al direttore Alberti ho detto subito di sì. Voglio dare una mano ad una squadra che attraversa in questo periodo un momento difficile. Cercherò di mettere a disposizione di tutti passione, temperamento e lavoro per migliorare una situazione che può ancora riservarci molte soddisfazioni. Non è una rivincita la mia – ha concluso mister Favo -.E’ una sfida. Vorrei provare, con l’aiuto della città e dei tifosi, a recuperare l’entusiasmo della proprietà, e la credibilità di una squadra che deve assolutamente provare a ritrovare la sua identità. Di mercato e moduli parleremo dalla prossima settimana. Adesso dobbiamo solo pensare all’Astrea. Una vittoria ci permetterebbe di lavorare al meglio durante la sosta natalizia. Proviamoci. Noi ci crediamo. Questa squadra, nonostante la flessione di questo ultimo periodo, ha dimostrato di avere le carte in regola per riemergere”.