Cliccando nei file sottostanti potrete ascoltare le impressioni a caldo del presidente marsicano Gianni Paris e del tecnico rossoblù Massimo Morgia.
"L'Aquila ci stava schiacciando - ha iniziato Paris - Ma in realtà ho visto mezzo tiro in porta. E' stata un'impostazione tattica di Tortora il modo di aver affrontato L'Aquila. La differenza l'hanno fatta il collettivo e la difesa. Questi campionato si vincono in difesa e concretizzando il minimo. Non lo diranno mai ma loro hanno l'amarezza di aver perso il derby. Spero di ripetere la stessa prova a San Sepolcro domenica prossima. Pubblico? Non si è fermata la serie A, tantomeno la D. Noi abbiamo giocato col lutto al braccio, L'Aquila no. L' obiettivo? Migliorare l'anno scorso, puntando ai play off, ma tra qualche giornata saprò dirvi dove potrà arrivare l'Avezzano. L'Aquila? Rispetto alla partita col Monterosi oggi meglio per possesso palla ma non per capacità di trovare gli spazi".
"Il pubblico? Bisognava dimostrare sensibilità rimandando la partita. I nostri tifosi hanno dato un segnale forte e li ammiro per questo. Mi dispiace perchè volevamo regalargli questa vittoria. Però gli abbiamo regalato la dignità di una prestazione importante comandando il gioco, come chi porta questa maglia deve sempre fare. Io non ero qua per fare risultato, anche se alla lunga li faremo. Ho letto dichiarazioni fantasiose sul nostro budget ma noi ci dobbiamo abituare perchè siamo la squadra da battere, perchè gli altri si parano sempre dietro questi argomenti.
Io non rimprovero niente - ha continuato Morgia sulla partita - Le prestazioni vanno ai giocatori, dei risultati rispondo io. A me interessa ragionare a lungo periodo, dando un credo alla squadra. Non abbiamo realizzato per quello che abbiamo creato. Ma lavorando così arriveranno gol e risultati. Voi analizzate sempre il risultato, io guardo le prestazioni. Le cose sono da migliorare ma mi sarei preoccupato molto di più se non ci fosse stata la prestazione e avessimo passato il turno ai rigori".