Il suo impegno in campo va di pari passo con l'umiltà che lo contraddistingue. Durante la stagione è stato impiegato in più ruoli e grazie anche ad un rendimento costante è riuscito a chiudere l'anno con un bottino di 8 reti. Parliamo di Daniele Coccia (classe '86), centrocampista del Martinsicuro nonchè uno degli attori principali dell'ottimo campionato dei vibratiani culminato, per la prima volta nella storia del club biancazzurro, con la disputa dei play off.
Per conoscere più da vicino il "mondo" del calciatore, alla nostra Redazione, abbiamo sottoposto lo stesso Coccia ad alcune domande.
-Che stagione è stata quella appena andata agli archivi?
"Memorabile. Abbiamo fatto qualcosa di veramente importante e con la disputa dei play off abbiamo raggiunto un traguardo storico per la società. Peccato solo per l'amaro epilogo che ci ha visto uscire immeritatamente".
-Quello del Martinsicuro che gruppo è stato?
" In 12 anni di carriera non mi è mai capitato di far parte di un team così affiatato, neanche quando ho avuto la fortuna di vincere il campionato di Serie D a Montichiari. Mai uno screzio o un diverbio anzi, sia in allenamento che in gara, tutti erano pronti ad aiutare il compagno in difficoltà. L'unione anche fuori dal campo, inoltre, ha fatto davvero la differenza. Nel corso della stagione spesso ci siamo ritrovati tutti insieme a cena, sempre con entusiasmo e voglia di stare insieme. Il Martinsicuro 2015-16 è stata una grande famiglia".
-Il rapporto con il tecnico?
"Speciale. Siamo entrambi di Martinsicuro e per il sottoscritto è sempre stato un idolo e un esempio da seguire. Quando ad inizio anno mi ha chiamato a Martinsicuro non ho esitato un solo istante ad accettare; Di Fabio ha avuto la capacità di farmi sentire importante e questo mi ha spinto a dare il 110%".
-Il momento più bello della stagione?
"Sarebbe banale dire quando abbiamo raggiunto i play off; credo, invece, sia stato il periodo tra Ottobre e Novembre, quando abbiamo avuto la consapevolezza di essere una squadra che avrebbe potuto lottare per traguardi importanti. Oltre ai risultati, abbiamo espresso un ottimo calcio".
-C'è qualcuno a cui sente di dover dire grazie?
"Innanzitutto al mister. Il suo lavoro e la sua capacità di darmi nuovi stimoli hanno avuto un'importanza fondamentale nella mia stagione. Un altro grazie, di cuore, vai ai miei compagni, senza di loro non avrei potuto far nulla. Partendo da capitan Carboni, passando per i vari Cucco e Piunti sino ai più giovani, tutti sono stati eccezionali. Il sottoscritto è solamente un tassello di un mosaico perfetto".
-Chi è Daniele Coccia?
"Mi reputo un calciatore che fa dell'umiltà e dell'impegno una delle sue armi migliori. Cerco sempre di rendermi utile per la squadra. Quest'anno, più di altri, ho sfruttato le occasioni che ho avuto".
-Dopo aver disputato un'ottima stagione quali sono le aspettative per la prossima?
"Mi piacerebbe ricevere una chiamata da qualche società di Serie D anche se, per motivi di lavoro, non sò se potrei accettare".
-Un domani si vede allenatore?
"Si. Il calcio è la mia vita, senza non potrei poprio stare".