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L'Eccellenza ritrova. .. .sua maestà il Penne!

Falone, Di Properzio e Mucci: il Penne in casa piega 3-0 il Silvi e, dopo una lunga cavalcata, ottiene l'agognato ritorno in Eccellenza sei anni dopo l'infausta retrocessione nella sciagurata stagione 2009/10 al termine del doppio playout con il Guardiagrele, riportando così la gloriosa casacca biancorossa laddove merita, nell'elite del calcio abruzzese da sempre habitat naturale di una città che vive di calcio intorno ad una società gloriosa che dal 1920 ad oggi, a quasi cento anni dall'anno di fondazione, ha rappresentato sempre motivo di vanto e di aggregazione sociale di una comunità, quella vestina, fiera delle proprie origini, della propria storia e soprattutto della propria identità.

Una stagione pressochè perfetta quella degli uomini di Castellano partiti in sordina, ma che a suon di risultati si sono creati il vuoto alle spalle in un torneo rimasto aperto fino all'ultima giornata grazie solo ad uno strepitoso Passo Cordone che, preso il posto nel derby vestino dello storico Lauretum, ha provato fino all'ultimo a mettere il bastone tra le ruote alla truppa biancorossa che ha mantenuto tuttavia i nervi saldi e chiuso la stagione con 70 punti frutto di 20 vittorie, 10 pareggi ed appena 4 sconfitte, inanellando 17 risultati utili consecutivi che alla lunga hanno fatto la differenza e tenendo un cammino costante per tutto l'arco della stagione, quella costanza che è mancata proprio al Passo Cordone che ha pagato un avvio di torneo difficile.

Al tutto va aggiunta la finale di Coppa Italia raggiunta dai biancorossi persa con l'onore delle armi con il Sant'Omero, con i ragazzi di Castellano falcidiati dalle assenze e penalizzati dai troppi errori sottoporta che hanno pregiudicato il risultato finale.

Nulla che scalfisce tuttavia la splendida stagione condotta da una squadra capace di scrivere  un nuovo capitolo importante nella storia quasi centenaria di un club abituato da sempre a giocare ai vertici del calcio abruzzese e che può vantare la partecipazione a ben diciannove campionati di Interregionali con almeno due promozioni in C2 sfiorate.

Tra gli artefici del recente successo, mister Alfredo Castellano storico rivale dei biancorossi da giocatore negli infuocati derby con il Lauretum, quando le due società con i biancazzurri all'apice della propria storia calcistica, si contendevano posizioni di prestigio ai vertici dell'Eccellenza.
Con l'avvento della nuova società capitanata da Luca Pilone e Fabrizio Vecchiotti è partita anche l'avventura con l'allenatore su cui la dirigenza pennese ha sempre nutrito fiducia incondizionata anche nei momenti più difficili: in tre anni, ripartiti da zero, sono arrivate così di seguito una salvezza diretta raggiunta con un turno d'anticipo il primo anno, i playoff nel secondo, e l'ambita promozione già nel terzo, il tutto con una rosa giovanissima e formata prevalentemente da atleti locali.

Ed è proprio mister Castellano che ci tiene a ringraziare tutti:"Una stagione fantastica, conclusa con un risultato strameritato al termine di un torneo difficilissimo e reso aperto fino all'ultimo da un ottimo Passo Cordone cui rinnovo i complimenti e la stima incondizionata nei confronti di un allenatore come Natale. I ringraziamenti vanno ovviamente a tutti i ragazzi che hanno raggiunto questo obiettivo, ma è doveroso citare anche tutti quelli che l'hanno reso possibile ovvero dirigenza, staff e tutti coloro che hanno lavorato dietro le quinte. Voglio citarli uno ad uno: i presidenti Fabrizio Vecchiotti e Luca Pilone, il mio vice Filippo Di Teodoro, il preparatore dei portieri Pino Giuliani, e tutto il resto dello staff, l'a.d. Guerino Francescone, Francesco Antonacci, i dirigenti Giovanni Rossi, Peppino Mazzocco, Gianfranco Di Simone, Sandro De Febis, Andrea Pilone, Antonio Mergiotti, Enzo Altigondo, Andrea Marrone, Andrea Della Valle, l'addetto stampa Luca Di Simone, i preziosissimi collaboratori di campo Rosario Peretti, Sergio D'Agostino, Antonino Mergiotti, Arturo Pantaleone, Massimo Delle Monache, Simone Labricciosa, Fernando D'Onofrio e lo staff medico composto dai Dottori Mario Semproni e Francesco Cutilli, i fisioterapisti Michele Di Nicola, Mario Seccamonti e Raffaello Mezzaluna. Un grazie particolare, permettetemelo, va anche a Vincenzo Pilone la cui grande passione e competenza, oltre che i suoi preziosissimi consigli hanno aiutato sia me che tutta la squadra a crescere".

La promozione in Eccellenza è letta come una liberazione per una squadra che negli ultimi quarant'anni raramente era caduta così in basso. Senza offesa per nessuno per carità, ma solo la constatazione di come una società così gloriosa, tra le più longeve del calcio abruzzese attiva dal lontanissimo 1920, è abituata da sempre a calcare i campi più prestigiosi del panorama regionale ed interregionale, il tutto facendo leva su una passione per questo sport che va oltre l'aspetto puramente sportivo. 
Segno tangibile di ciò come in ogni occasione i risultati sportivi sono stati abbinati alla forte preponderanza "locale" presente nella rosa come si evince del resto anche dai dati attuali che vedono pennesi dai più giovani (tutti i fuoriquota, di cui tantissimi 1998 e 1997 sono pennesi ad eccezione del solo Di Bartolomeo) ai meno giovani, siano essi giocatori di comprovata esperienza come capitan Cantagallo (classe '81 alla terza promozione con la casacca pennese, due dalla Promozione all'Eccellenza ed una in Serie D), siano altri giocatori più giovani ma con tantissimi anni di esperienza già alle spalle avendo esordito giovanissimi e successivamente diventati punti fermi della rosa (Melito, Di Simone, Pasta, Ciarcelluti e via dicendo...).

Una storia che parte proprio da quel 1920 e che ha conosciuto negli anni momenti esaltanti con lo storico "Vecchio Comunale" inaugurato nel 1924 sempre sullo sfondo. Nel lontanissimo 1932 la prima grande soddisfazione per la società pennese che, dopo aver chiuso il proprio torneo al secondo posto alle spalle del Chieti, otterrà la promozione in Serie C negli spareggi con Fermana e Rimini dovendovi tuttavia rinunciare causa contingente impossibilità alla disputa di un campionato nazionale di tale livello.

Dopo lo storico torneo 1944/45 che vide i biancorossi confrontarsi nel ritorno alle attività dopo la Seconda Guerra Mondiale con l'elite del calcio regionale (Pescara, Chieti, L'Aquila, Vastese e Giulianova tra le altre), dagli anni '50 in poi inizierà la prepotente ascesa di una squadra che in Promozione (a quei tempi massima serie regionale) otterrà risultati lusinghieri fino all'entusiasmante cavalcata degli anni '70 in cui una squadra fortissima, tutta interamente locale, macinerà punti su punti chiudendo prima al 3°posto (1976/77) poi per tre volte consecutive al 2° prima dell'agognata storica promozione del campionato 1980/81 dove una vera e propria corazzata raccoglierà ben 50 punti (sui 60 totali a disposizione, record assoluto per i campionati a 2 punti, in proporzione superato solo venti anni più tardi dalla Pro Vasto) staccando di dieci lunghezze Tortoreto e Termoli raggiungendo così lo storico traguardo dell'Interregionale.

Interregionale in cui i biancorossi militeranno per ben diciassette stagioni consecutive, dal 1981 al 1996, facendo registrare il record di presenze consecutive nella categoria (celebrato anche dall stampa nazionale) affrontando avversari dai nomi altisonanti dal Cittadella in Coppa Italia al Frosinone in campionato, passando per le varie Fermana, Gubbio, Vis Pesaro, Manfredonia, Lanciano, Castel di Sangro, L'Aquila, Fasano, Martina, Benevento, Teramo, Giulianova, Casertana, Latina, Campobasso e Sambenedettese tra le altre.

Erano anche gli anni degli infuocati derby con il Chieti appena retrocesso dai professionisti e mai vincitore nella propria storia sul terreno del Comunale, anni in cui i biancorossi sfiorarono addirittura in due occasioni la storica promozione in C2: nel 1981/82 sfiorando l'incredibile doppietta in un torneo chiuso alle spalle dell'Elpidiense, e nel 1992/93 anno in cui la corazzata pennese guidata dallo storico tecnico pennese Guido Colangelo capace di vincere ovunque espugnando anche il Santa Colomba di Benevento in rimonta, si arrese di pochi punti solo ad un incredibile Fasano che chiuse il torneo senza alcuna sconfitta.

Nel mezzo altre imprese epiche come la salvezza della stagione 1982/83 conquistata nello scontro-diretto salvezza al Benelli sul terreno della Vis Pesaro davanti ad uno stadio stracolmo o ancora gli spareggi salvezza: quello della stagione 1987/88 del "Fadini" di Giulianova vinto di misura con la Monturanese grazie ad un guizzo di Danilo Tacchi nei supplementari o ancora quello, sfortunato, della stagione 1994/95 quando nel vecchio Comunale di Teramo i biancorossi vennero beffati (anche qui ai supplementari) dall'Osimana ma successivamente ripescati, tenuti in vita un altro anno dopo l'inevitabile retrocessione della stagione successiva maturata da gestioni precedenti poco oculate. 

In questi anni vestirono il biancorosso fior di giocatori come Tonino Martino che a Penne iniziò la carriera poi culminata nel gol della promozione in serie A con la maglia della Reggina e Oscar Di Matteo, o ancora altri elementi più esperti quali i vari Raffaele Barrella e Biagio Lombardi.

La dolorosa retrocessione non placò tuttavia la voglia di successi di una squadra che già dal 1996/97 sull'orlo del baratro riscoprì il "prodotto locale": largo ai giovani del settore giovanile spesso esiliati in prestito nelle categorie minori e risultati subito sotto gli occhi di tutti con i biancorossi sempre un gradino sotto alle classiche "corazzate" che in epoche in cui i playoff nei campionati dilettantistici erano perfetti sconosciuti penalizzavano non poco le potenzialità di una squadra per motivi contingenti costretta a cedere il passo a società del calibro di Lanciano o Renato Curi Pescara che poteva contare su di un certo Fabio Grosso in campo.
Tuttavia nella sciagurata stagione 2000/01 il Penne reduce dal terzo posto dell'anno precedente, subì l'onta della clamorosa retrocessione in Promozione al termine di un campionato sfortunatissimo in cui ben sette rigori falliti furono decisivi per le sorti finali.

Poco male perchè la stagione successiva in un campionato che i biancorossi non disputavano dal lontano 1969 arrivò la cavalcata vincente di una stagione perfetta: in porta proprio un giovanissimo Gianluca Cantagallo, in avanti l'attuale presidente Luca Pilone capocannoniere del torneo, affianco a giovani in rampa di lancio (Andrea Ciarrocca, Alessandro Del Gallo) e giocatori più esperti del calibro di Luigi Iervese, Fabio Montani e D'Incecco. Una vera e propria corazzata che ottenne la pronta risalita e gettò le basi per le annate successive che portarono prima alla serie D svanita solo a sette minuti dal termine nello spareggio perso 4-3 a Mentana (2003/04) poi all'agognata promozione della stagione successiva con Andrea Camplone in panchina ed il plotone "argentino" in campo.

Dopo il quarto posto con annessi playoff per la C2 persi con il Celano (poi promosso), i problemi finanziari e scelte societarie scellerate l'anno successivo, portartono alla nuova retrocessione. 
Dopo due anni culminati con nuovi playoff (2008/09), nel 2009/10 la già descritta stagione infausta con la retrocessione dopo il doppio 0-0 nel playout con il Guardiagrele (meglio piazzato in campionato per un misero +1 in differenza reti) e la retrocessione nelle sabbie mobili della Promozione da cui il Penne non ha mai avuto la forza di risalire: playoff il primo anno (persi in finale con il Vasto Marina) poi salvezze affannose fino all'arrivo della nuova società, che in tre anni ha saputo riportare in Eccellenza un nome storico del calcio abruzzese e ridestare l'entusiasmo assopito della piazza.

Un nuovo capitolo nel libro di una società che vuole ora continuare a scrivere la storia.