Dopo la cena di fine campionato, svoltasi nella serata di ieri, il Presidente del Morro D’Oro calcio Ettore Di Giammatteo conferma le voci che circolavano già da qualche giorno nell’ambiente e dà l’annuncio ufficiale dell’accordo siglato con il nuovo tecnico, chiamato a guidare la squadra biancorossa per la prossima stagione. “La scelta è ricaduta su Ercole Quatraccioni”, dichiara il patron, che aggiunge: “abbiamo vagliato anche altri nominativi, ma alla fine abbiamo voluto optare per lui,proseguendo con la politica di mettere Morro D’Oro nelle mani dei morresi, perché sicuramente capaci di dare qualcosa in più rispetto agli altri”.
Una scommessa quella della società biancorossa che, dopo Domenico D’Eugenio, ha voluto puntare su un altro tecnico esordiente nel massimo campionato abruzzese, ma con tanta esperienza nelle categorie minori. Si tratta di un tecnico emergente che bene ha fatto con il Castellalto nel campionato di Promozione e che ben conosce il panorama calcistico locale, oltre ad essere ancora una volta un tecnico dal passato biancorosso. Un dettaglio non da poco per una piazza da sempre fortemente legata al calcio e ai propri colori. “Così come abbiamo voluto dare la possibilità a Nico D’Eugenio di mettere in luce tutto il suo valore, altrettanto oggi vogliamo fare con Ercole Quatraccioni che, a nostro avviso, negli ultimi quattro anni ha fatto molto molto bene a Castellalto. Già da domani – continua il Presidente - ci sentiremo per iniziare a programmare nel miglior modo possibile il prossimo campionato. Fondamentalmente noi vogliamo ampliare la rosa con ragazzi che giocano in Promozione, che hanno fame di calcio e si vogliono mettere in evidenza in un campionato di livello superiore e, in questo senso, sicuramente l’appoggio di Quatraccioni, che conosce molto bene questa realtà, sarà per noi fondamentale”.
“È un onere e un onore per me essere stato chiamato a Morro D’Oro”, le prime parole del neo-tecnico. “Un onere perché innanzitutto vado ad affrontare una categoria per me nuova, alla quale non mi sono mai approcciato da allenatore. Un onore perché è una promozione a livello personale, ma anche una grande responsabilità. Morro D’Oro è la piazza che mi ha visto crescere, quindi non può che farmi piacere il fatto di essere stato chiamato dalla società. Speriamo di proseguire su un trend positivo, che è partito quattro anni fa, cercando di fare il meglio possibile”.
-Da dove ripartirà Ercole Quatraccioni a Morro D’Oro?
“Bisogna ripartire dall’entusiasmo che c’era nel girone di andata della stagione appena conclusasi e che ha portato il Morro D’Oro a essere anche terzo, quarto in classifica. Poi è normale che, una volta raggiunto l’obiettivo, tutto è andato un po’ scemando con gli allenamenti, l’entusiasmo della piazza.
L’auspicio è quello di ripartire bene, riportando tanto entusiasmo e continuare a far parlare in maniera positiva del Morro D’Oro calcio”.
-Si è già fatto un’idea sugli uomini che vorrà avere in squadra?
“La società si è mossa in largo anticipo e io non ho avuto ancora un confronto con quelli che saranno gli uomini che andranno a formare la squadra che affronterà il prossimo campionato. Cercheremo di ripartire da quelle certezze che hanno consolidato nel corso degli anni, di puntare su qualche scommessa, inserire qualche fuoriquota importante e perché no qualche nome che ci possa permettere di fare bene.
Sicuramente la società ha fatto quadrato sul mio nome anche in funzione del fatto che conoscendo il campionato di Promozione, che è meno impegnativo da un punto di vista economico, io potessi indicare loro qualche scommessa da poter far scendere in campo. È normale che ci vuole un po’ tutto: la scommessa, il giocatore importante, il giovane e così via. Speriamo di riuscire a portare qualche ragazzo interessante che possa far bene per la causa”.
-Si sente pronto ad affrontare una categoria come l’Eccellenza?
"L’Eccellenza è una categoria che non ho mai affrontato, quindi sicuramente per me è una grande sfida.
La cosa che mi “spaventa” di più è il fatto di essere di Morro D’Oro, non tanto quelle che possono essere le mie competenze tecniche. Si dice che non si è mai profeti in patria ed effettivamente lavorare a casa non è mai cosa semplice. Sento un forte senso di responsabilità, perché sono del posto e non voglio fare le cose giusto per farle, ma voglio cogliere questa sfida e dare tutto quello che posso per fare bene".
Roberta Di Sante