L’ASD Pitinum L’Aquila in relazione alla squalifica fino al 31.12.2016 del proprio tesserato Pierluigi Romano, sente l’obbligo morale di inviare una nota a tutela del proprio giocatore in considerazione della gravità della sanzione comminata.
Durante la gara giocata lo scorso 17 gennaio a Roseto, Romano è stato espulso al 15° del secondo tempo a causa di un’offesa rivolta al direttore di gara per l’ennesimo fallo subito e non segnalato.
Alla vista del cartellino rosso, il giocatore ha insultato nuovamente l’arbitro togliendogli inoltre il fischietto di mano.
A fine gara, essendosi reso conto di aver esagerato, in modo spontaneo e senza che fosse necessario alcun intervento da parte della società, il ragazzo si è recato immediatamente nello spogliatoio dell’arbitro scusandosi lungamente per l’accaduto.
Questi sono i fatti; un ragazzo che ha sbagliato, si è assunto le proprie responsabilità, ed ha cercato di rimediare realmente a quanto causato.
Ovviamente, Romano è stato redarguito duramente dall’allenatore e dalla società in quanto il comportamento tenuto va sicuramente condannato.
Ci si aspettava, quindi, una sanzione importante che sarebbe stata accettata senza problemi sia dalla società che dal giocatore stesso; quando si sbaglia è giusto pagare.
Al momento della lettura del comunicato ufficiale, però, è stata grande la sorpresa causata dall’entità spropositata della squalifica: un anno per aver colpito con uno schiaffo l’arbitro!
Il tutto, inoltre, tenendo conto delle scuse di fine gara.
Ora, non si può tacere sul fatto che quanto riportato sul comunicato non risponde alla completa verità; il giocatore ha sbagliato ad insultare ed a togliere il fischietto dalle mani dell’arbitro, ma sicuramente non ha colpito quest’ultimo con uno schiaffo.
Quanto successo ha lasciato di stucco la società ed, in primis, il ragazzo che non si aspettava tale sanzione.
Purtroppo, nel calcio dilettantistico, non c’è possibilità di contraddire quanto riportato dall’ufficiale di gara; quello che scrive è verità, a prescindere da come siano andate realmente le cose.
Quello che lascia perplessi è che un ragazzo che in piena trance agonistica offende un arbitro togliendogli il fischietto di mano, debba essere punito in una maniera così grave perché nel referto è riportata una “falsa” verità inconfutabile.
Di recente, in campionati ben più importanti, si sono giustificati comportamenti non proprio ortodossi con la frase “sono cose di campo”…figurarsi, allora, in seconda categoria!
Fra l’altro, Pierluigi Romano è un ragazzo tranquillissimo e rispettoso del prossimo, sa di aver sbagliato ma non può accettare (come non lo accetta l’ASD Pitinum L’Aquila) di passare per quello che non è.
Sarebbe auspicabile che la classe arbitrale, in queste occasioni, si ricordasse di trovarsi di fronte ragazzi che coltivano una passione fra mille difficoltà ed impegni quotidiani; l’offesa ad un arbitro e il togliere il fischietto di mano sono gesti censurabili per carità, assolutamente da non giustificare, ma inventarsi di sana pianta uno schiaffo senza possibilità di replica…no, non è corretto!
La squalifica ci deve essere, deve essere importante, ma non può essere comminata per fatti non veri.
In conclusione, questa società ribadisce come la squalifica inflitta al proprio giocatore Pierluigi Romano sia assolutamente spropositata invitando nel contempo chi decide sulle sorti di ragazzi che coltivano una passione a valutare bene cosa viene scritto su un referto; si rischia di privare un ragazzo di quella che può essere una sana passione da coltivare in una città che, purtroppo, offre ben poco ai giovani di oggi.
Giusto punire chi sbaglia, altrettanto giusto scrivere le cose come sono realmente accadute!
Si ringrazia questa redazione per lo spazio concesso.
Il Presidente dell’ASD Pitinum L’Aquila
Domenico Cimini