Scontri in campo e sugli spalti, intervengono i Carabinieri. Ora la decisione passa al giudice sportivo
Doveva essere una sfida di alta classifica tra due squadre in corsa per i playoff, ma Cerchio-Real Marsi si è trasformata in un match segnato da disordini e tensione. La gara, che all’andata aveva visto il Real Marsi imporsi per 2-1, è stata sospesa intorno al 20’ della ripresa sul risultato di 2-2 a causa di una rissa scoppiata in campo e sugli spalti.
Secondo le prime ricostruzioni, tutto sarebbe nato da un colpo – forse un pugno – ricevuto da un giocatore del Real Marsi. L’episodio ha scatenato scontri tra i giocatori e un clima infuocato anche fuori dal terreno di gioco, con il coinvolgimento dei tifosi e la necessità dell’intervento dei carabinieri per riportare la calma.
L’arbitro, dopo aver estratto due cartellini rossi per il Cerchio, ha deciso di interrompere la partita senza prendere provvedimenti disciplinari nei confronti del Real Marsi. Ora toccherà al giudice sportivo valutare quanto accaduto, analizzare i referti arbitrali e stabilire se il match dovrà essere recuperato o se verrà assegnata una vittoria a tavolino.
L’episodio rischia di avere conseguenze pesanti sulla classifica e sul prosieguo del campionato, con possibili squalifiche e provvedimenti disciplinari nei confronti delle due società. Il verdetto ufficiale è atteso nei prossimi giorni.
Aggiornamento ore 23:
Divergenze sulla ricostruzione degli eventi, il Cerchio smentisce le tensioni sugli spalti
Dopo la sospensione della gara tra Cerchio e Real Marsi, terminata al 20’ della ripresa sul risultato di 2-2, emergono versioni contrastanti sugli eventi che hanno portato all’interruzione del match.
Se da una parte dirigenti della Lega e membri del Real Marsi hanno confermato la presenza di disordini, con un presunto colpo subito da un giocatore ospite e l’intervento delle forze dell’ordine, la società Cerchio ha voluto precisare la propria versione dei fatti, contestando alcuni dettagli della ricostruzione iniziale.
Un tesserato del club ha dichiarato:
“Le ricostruzioni lette nell’articolo pubblicato non sono veritiere. Non ci sono stati scontri tra i tifosi, né l’intervento dei carabinieri per mantenere la calma. Prima di diffondere certe informazioni, sarebbe opportuno ascoltare anche la nostra versione. La partita, fino alla sospensione, era stata tranquilla e c’erano state solo due ammonizioni.”
L’episodio resta al centro dell’attenzione e ora sarà il giudice sportivo a stabilire cosa accadrà: se la partita verrà recuperata, se ci saranno sanzioni o se il risultato verrà omologato. Quel che è certo è che le polemiche sono tutt’altro che chiuse.