Il torneo di Eccellenza 2024-25 vedrà ai nastri di partenza, per il terzo anno di fila, l’Ovidiana Sulmona del patron De Deo. Quest’ultimo, capace di ridare credibilità al calcio nel suo territorio, è sceso in campo in prima persona abbracciando il progetto “giovani e locali”, portando nuovamente Sulmona a competere con le massime realtà regionali. Alla vigilia di una stagione di Eccellenza che si preannuncia non priva di emozioni, per saperne di più, abbiamo avvicinato lo stesso massimo dirigente. Scopriamo cosa ci ha detto.
–De Deo, l’Ovidiana Sulmona si appresta a vivere la terza esperienza in Eccellenza. Con quale ambizione?
“Con quella di disputare un campionato in linea con le passate stagioni, cercando un piazzamento nella parte sinistra della graduatoria. Chiaro, se strada facendo le circostanze di classifica dovessero sorriderci, proveremo a giocarci le nostre carte, anche per un eventuale salto di categoria. Le condizioni per fare bene ci sono tutte: l’Ovidiana è una società solida, con uno staff di tutto rispetto, ad iniziare dal trainer Mecomonaco, ed una rosa strutturata che andrà solamente puntellata. Al contempo, però, sappiamo che campionato di Eccellenza è diventato assai livellato, per cui non si può mai dare nulla per scontato”.
-Il club basa la propria filosofia sui giovani, bravi, del territorio (Trigiani e De Angelis ne sono un esempio). Si sta tracciando un percorso a Sulmona?
“Negli ultimi anni abbiamo lavorato in maniera alacre sui giovani locali. La società, con dedizione quasi maniacale, ha concentrato molti dei propri sforzi sulla crescita dei ragazzi del territorio e, stagione dopo stagione, stiamo raccogliendo i frutti di ciò che abbiamo seminato. Sulmona, dopo un buco nero durato fin troppi anni, è tornata a competere con le migliori realtà giovanili regionali. Ai ragazzi viene finalmente offerto un progetto all’altezza che dà loro la possibilità di restare a casa anziché migrare verso altri lidi. La nostra città è tornata ad essere per tutti un punto di arrivo e non più di partenza”.
-Lei ha saputo ridare credibilità al calcio nel suo territorio. È un incentivo che la spinge a dare sempre di più o, invece, sente il peso della responsabilità?
“Purtroppo il periodo storico, inteso a 360 gradi, non è certo dei migliori per la Valle Peligna. Il nostro tessuto socio-economico non è lontanamente paragonabile a quello di tante altre realtà di Eccellenza. Ragion per cui, senza nemmeno un velo di presunzione, posso affermare che il lavoro svolto in questi dieci anni assume una rilevanza decisamente diversa rispetto ad altri contesti”.
–Stagione 24-25: in base ai primi movimenti di mercato, chi vede tra le favorite del prossimo campionato?
“Come affermato in precedenza, il campionato di Eccellenza abruzzese (che seguo sin da bambino), negli ultimi anni, ha alzato ulteriormente il proprio livello. Al via ci saranno compagini in grado di poter dire la loro e ben figurare. Circa la stagione che verrà, molto dipenderà dal ripescaggio, o meno, in Serie D del Giulianova. Se la compagine giallorossa dovesse restare in Eccellenza sarebbe, sicuramente, una delle pretendenti al titolo. Mercato? Sinora si sono ben mosse RC Angolana e Folgore Delfino, ma ci sono altre squadre da tenere in considerazione. Il neopromosso Mosciano, ad esempio, ha un impianto di squadra già valido e consolidato, con un allenatore di livello come Di Fabio. Non sono poi assolutamente da sottovalutare due piazze importanti come Vasto e Lanciano, mentre la sorpresa, a mio avviso, potrà esser rappresentata dal Sambuceto del competente direttore Omar Trovarello“.
–Nell’ultimo campionato i tifosi si sono mostrati l’arma in più a disposizione della squadra. A quest’ultimi cosa si sente di dire?
“I tifosi sono il motore del nostro progetto. Ci seguono ovunque, sin dal primo anno di Terza Categoria. In pochissimi, e lo dico con orgoglio, possono vantare una presenza così numerosa e costante. Contrariamente a quanto avviene nella maggior parte delle realtà dilettantistiche, dove il seguito, solitamente, è legato a vittorie o ad eventi occasionali, i nostri “ci sono sempre”. Ciò per tutti noi è motivo di grande vanto. Senza l’appoggio dei nostri supporters, l’Ovidiana Sulmona non esisterebbe”.
–De Deo, buon inizio di stagione ..
“Grazie e complimenti per tutto ciò che fate!”.