Una società di calcio dilettantistica con sede in un comune nell’aquilano, militante nel girone A di Promozione, – come riportato da “Il Messaggero” – si trova nei guai dopo che la Guardia di Finanza ha scoperto e sventato un ingegnoso schema truffaldino ai danni dello Stato, relativo ai fondi destinati alle società sportive colpite anch’esse dall’emergenza pandemica COVID-19.
L’operazione delle Fiamme Gialle ha portato alla luce una truffa orchestrata all’interno della suddetta associazione sportiva, che ha coinvolto 32 persone, tra cui giocatori (diversi i minorenni all’epoca dei fatti), collaboratori e dirigenti, ed al sequestro di 115.000 euro ottenuti ingiustamente attraverso false attestazioni.
Secondo le accuse mosse dal sostituto Procuratore della Repubblica Simonetta Ciccarelli, i collaboratori sportivi nonchè i giocatori hanno ottenuto indebitamente fondi pubblici grazie alla complicità del presidente della società di calcio e del segretario amministrativo, presentando documentazioni false e retrodatate.
La truffa consisteva nell’ideazione di contratti di collaborazione retrodatati, successivamente alla data di emanazione dei provvedimenti governativi di sostegno allae società di calcio dilettantistiche, che prevedevano rimborsi spese mai concordati né versati in precedenza. I due responsabili dell’associazione avrebbero contattato i singoli giocatori tramite la piattaforma di messaggistica WhatsApp, chiedendo loro di inviare foto delle firme per falsificare gli accordi, al fine di ottenere indebitamente indennità per i giocatori, alcuni dei quali minorenni e per i collaboratori sportivi relativi alle stagioni sportive 2019/20 e 2020/2021.
L’attività investigativa, condotta nell’arco di un anno e mezzo, è stata avviata grazie alla segnalazione del Nucleo Speciale Spese Pubbliche e Repressione Frodi Comunitari di Roma, dimostrando l’efficacia della collaborazione tra le varie forze dell’ordine nel contrastare fenomeni di malaffare.
Attualmente, la Procura della Repubblica de L’Aquila ha denunciato a piede libero tutte le persone coinvolte nella truffa, mentre le Fiamme Gialle hanno provveduto al sequestro dei fondi illeciti. Il mondo del calcio dilettantistico è in ansia e in molti si augurano che questo schema truffaldino non sia stato replicato da altre società.