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San Benedetto, parla Cerasani: ‘Noi a porte chiuse non giochiamo’

Il commento del presidente giallorosso Beniamino Cerasani, circa la possibilità di giocare a porte chiuse
Il presidente Cerasani

Ore calde sul fronte San Benedetto-L’Aquila. La sfida con ogni probabilità non si giocherà al Manfredo Profeta.

La società giallorossa sta in queste procedendo a trovare una soluzione per la disputa del match.

La molteplicità della documentazione che abbiamo fornita è un qualcosa di impressionante,” il commento del presidente del San Benedetto Venere Beniamino Cerasani. “Abbiamo fornito tutto ciò che era necessario. Tutto è risultato perfetto. Alla fine il problema è stato il certificato anti incendio. Ci siamo mobilitati in fretta e furia, ma purtroppo per questo certificato ci vogliono i tempi tecnici.”

Quanto alla possibilità di giocare o a porte chiuse o con un numero ristretto di spettatori, la risposta del numero uno giallorosso è secca. “Io a porte chiuse non ci gioco né ora, né mai. E neanche con 100 persone perché voglio dare a tutti la possibilità di assistere alla partita. Solamente la nostra tifoseria andrebbe a superare questo numero. Ora stiamo attendendo una risposta da Pescina.”

Al momento infatti, sta prendendo quota l’ ipotesi di giocare all’ impianto di Pescina, di più rispetto a quello di San Pelino, per via della concomitanza della Sanpelinese e per il paradosso che si andrebbe a costituire (leggi qui). L’ amministrazione di Pescina ha già rilasciato alla questura tutta la documentazione necessaria, visto che il “Barbati” era già stato utilizzato per la sfida tra L’Aquila e il Plus Ultra. Se non arrivasse una risposta, allora c’è la possibilità che la gara venga rinviata.

Pierluigi Trombetta