San Benedetto Venere-L’Aquila forse non si giocherà al ‘Manfredo Profeta’. Una notizia che sarebbe clamorosa considerando che l’ impianto sportivo marsicano è uno dei pochi di Prima categoria a poter usufruire di una tribuna per i locali e una per gli ospiti, con le rispettive uscite di sicurezza.
Infatti la commissione di pubblico spettacolo aveva dato il proprio lasciapassare per la disputa dell’ incontro con il club del capoluogo. L’ unica mancanza riguarda la certificazione antincendio, che deve essere approvata, ma arriverebbe in tempi tardivi rispetto al match di domenica. La società giallorossa al fine di trovare una soluzione immediata, aveva pensato alla presenza di un personale con l’ autocertificazione, cosa non possibile stando alle leggi.
E allora? In teoria senza questo documento, l’ impianto sportivo potrebbe essere agibile solamente con un massimo di 100 persone. Cosa che la società vorrebbe evitare visto che oltre ad ospitare la folta tifoseria rossoblù, lo stesso San Benedetto Venere è fortemente seguito dal proprio e caloroso pubblico.
Si attendono a riguardo responsi ufficiali, anche perché bisognerebbe trovare in tempi brevi un nuovo impianto. Tra le ipotesi c’è il campo di San Pelino (Pescina l’ alternativa). E qui c’è il paradosso nel paradosso. L’ impianto di San Pelino è agibile, pur non avendo la tribuna ospite, ma il San Benedetto dovrebbe prendere il posto della Sanpelinese (seconda squadra di San Pelino che gioca in Terza Categoria), che a sua volta, dovendo trovare un impianto sportivo, potrebbe scegliere di giocare a San Benedetto visto che nella gara contro il Forme difficile si superino oltre 100 persone.
Vi terremo aggiornati sulla vicenda.
Pierluigi Trombetta