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L’ Aquila-Celano a 7 anni dall’ ultima volta: serve un grande pubblico

Domenica la sfida tra le nobili decadute a distanza di 7 anni
L' esultanza di Agnello dopo il gol

 Nel 26° turno del girone A di Prima categoria, non ci sono dubbi sul fatto che L’ Aquila-Celano sia il big match di giornata.  Non può essere altrimenti, sia per le posizioni di classifica tra le due compagini ( L’ Aquila 1^ a + 9 dal Pizzoli e dallo stesso Celano), sia per  quello che era un tempo questa partita, con le due squadre che in un passato neanche troppo lontano si sono dati battaglia nel professionismo.

L’ ultimo L’Aquila-Celano risale al 4 marzo del 2012, quando i rossoblù di Maurizio Ianni superarono al Tommaso Fattori il club castellano sul risultato di 1-0, grazie alla rete di Ciccio Agnello. “Penalizzati da una zolla”, commentò nel post gara l’ allora tecnico del Celano Michele Facciolo, al gol da fuori area del centrocampista di Mazara del Vallo, con la sfera che proprio a causa di una zolla del campo prese uno strano effetto disorientando il portiere castellano.

Sono passati  7 anni da quella partita, e sembrano essere un’ eternità. Nel frattempo il calcio a L’ Aquila si è spostato dal Fattori al Gran Sasso Acconcia, e le due compagini dopo il prestigioso periodo, si ritrovano a ripartire dalla Prima categoria. Nella gara del 4 marzo non ci fù una grande affluenza, mentre la prossima domenica è auspicabile un grande seguito. Negli ultimi tempi infatti, complici anche risultati sulla carta alquanto prevedibili, il numero dei presenti allo stadio è notevolmente diminuito. Nell’ ultima gara in casa gli spettatori paganti fuorono 223, secondo minimo storico di stagione dopo il recupero   infrasettimanale contro la Federlibertas Bugnara dove quelli paganti furono 150. Numeri che ricordano quelli  della passata stagione, dove lo stadio per via della disastrosa situazione societaria era abitudinariamente semi vuoto.

La speranza è dunque  che sia per il prestigio che rimanda la sfida, sia perché a prescindere dalla categoria è un match di livello, si ritorni a rivedere una folta cornice di pubblico.

Pierluigi Trombetta